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Cronaca Locale
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L’ex sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, suona la carica per Ostia Comune

11 novembre 2018 | 20:30
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Sergio Pirozzi, oggi consigliere regionale, sostiene la necessità che la cittadina costiera si stacchi amministrativamente da Roma

Ostia Antica – Sergio Pirozzi, coraggioso sindaco di Amatrice ai tempi del terremoto, oggi consigliere regionale, suona la carica per la scissione di Ostia e Ostia Antica dal Comune di Roma.

I cittadini hanno bisogno di un ente territoriale che possa decidere per i loro interessi” sostiene Sergio Pirozzi che conosce bene il Lido per essere stato a lungo l’allenatore dell’Ostiamare calcio che nel 2003 portò addirittura in serie D. “Ostia rappresenta il confine estremo del Comune di Roma per cui non c’è quell’interesse che c’è per il Centro Storico – evidenzia Pirozzi – Per questo penso che la vera battaglia sia questa e io la sposo non per avere il consenso ma perché io sono innamorato degli amministratori che stanno a contatto con le persone”.

Le dichiarazioni di Sergio Pirozzi, raccolte nel video che proponiamo in apertura d’articolo, sono venute nel corso dell’assemblea tenutasi sabato 10 novembre nella Sala Riario di Ostia Antica a cura del Comitato promotore di Ostia Antica e Ostia Lido Comune. Molti gli interventi tecnici da parte del comitato promotore, che hanno visto susseguirsi una serie di dati riguardanti bilanci comunali, proiezioni sui costi dei servizi e sui benefici delle entrate autonome del futuro ente locale. Ad aprire il convegno l’architetto Flavio Coppola presidente del comitato che ha presentato il brand del progetto, con la suggestione di un immagine chiare e netta sulla volontà della costituzione del nuovo comune all’interno della città metropolitana di Roma.
All’ashtag #progettocomune ha ripercorso i vari eventi che hanno portato alla kermesse di oggi, ripresentando i confini perimetrali e le motivazioni storiche e sociali che hanno spinto questa scelta. Sotto la moderazione dell’architetto Franco De Luca sono intervenuti prima il Dott Comm. Massimo Bareato che ha spiegato i passaggi giuridici e formali per la realizzazione del nuovo comune introducendo Cristiano de Cupis che è entrato nel dettaglio dei numeri di bilancio che dovrebbero sostenere il nuovo ente nel distacco da Roma, garantendo anche con simpatiche analogie, tutte le disinformazioni che insistono su falsità. Ad esempio aumento dei costi sulla tassa dei rifiuti o sul tpl che sono assolutamente esclusi, dai dati incrociati studiati dai tecnici del comitato.

Molti gli interventi istituzionali, che con grande attenzione e disponibilità hanno ascoltato i relatori. Presenti, tra le molteplici associazioni sociali e di categoria, la consigliera Regionale Marietta Tidei del gruppo del Partito Democratico che si è resa disponibile ad un incontro specifico sul tema in regione, ed il consigliere Pirozzi sempre vicino agli enti locali. Un saluto inoltre, per assenza giustificata a causa dell’emergenza a Terracina, è arrivata dal capo gruppo della lega Noi per Salvini, Angelo Tripodi, anche lui vicino al progetto ed ai venti dell’autonomia. Presente anche la rappresentanza del Comune di Fiumicino: in sostituzione del Sindaco Montino è intervenuto l’assessore Paolo Calicchio che ha raccontato dei vantaggi che la città sta godendo del proprio status giuridico, oltre ad essersi reso pronto a costituire in un futuro, un progetto di insieme per i comuni costieri. Delle rappresentanze locali sono intervenuti il consigliere Andrea Bozzi e Monica Picca entrambi favorevoli al progetto, e disponibili in aula Massimo di Somma a supportare l’iniziativa al meglio possibile.

Riguardo alla sostenibilità economica dell’ipotetico nuovo comune è stato ribadito che lo studio condotto dagli esperti coinvolti dal comitato promotore prevede un bilancio di circa 135,2 milioni di euro (86,2 spese correnti, 49 in Conto Capitale) dei quali (mantenendo l’attuale regime imponibile) circa 60 di provenienza fiscale e tributaria: Imi, Irpef, Occupazione di suolo pubblico e altro.

A conclusione del convegno il comitato promotore ha chiesto ai presenti di rendersi attivi e propositivi,  lanciando un comitato dei 100 che dovrà essere costituito tra professionisti, personalità di spicco che possa accompagnare il percorso oramai iniziato. Molte le adesioni a tale scopo. In un clima conviviale dopo i saluti di rito il comitato ha proposto di effettuare incontri sul territorio per meglio far comprendere alla cittadinanza lo scopo di tale iniziative e cercar di dissipare le nebbie di chi ancora oggi crede che lo sviluppo della città di Roma possa rimanere inalterato, senza che una vera riforma sugli enti locali non parta seriamente.