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Case Armellini da sgomberare. CasaPound: “Il Campidoglio trovi una soluzione”

16 novembre 2018 | 09:52
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Case Armellini da sgomberare. CasaPound: “Il Campidoglio trovi una soluzione”

Il Tar obbliga il Comune di Roma a lasciare i 1.042 alloggi Armellini di Nuova Ostia entro il 12 febbraio. Nel 2014 la Giunta Marino non rinnovò il contratto d’affitto

Ostia – La frittata voluta dal Pd e dalla Giunta Marino è fatta. Le Case Armellini vanno sgomberate e anche in fretta. Entro il 12 febbraio 2019, ovvero entro 90 dall’emissione della sentenza del Tar, le 1.042 famiglie che le abitano per conto del Comune di Roma, devono liberare gli alloggi.

Cosa è successo di preciso? Il Tar del Lazio ha dato ragione alla proprietà degli stabili, la Moreno Estate degli eredi Armellini, che ha rivendicato il rientro in possesso dopo che nel 2014 la giunta Marino chiese alla “Moreno Estate” gli arretrati di Ici e Imu, decidendo contestualmente di non rinnovare il contratto di affitto. Al centro della controversia, proprio la manutenzione straordinaria degli stabili di via Marino Fasan, via Mario Ruta, via Domenico Baffigo, via Enea Picchio e via Antonio Forni. Per Il Tar del Lazio, dunque, dal 2014, in sostanza, il Comune occupa quegli alloggi senza titolo. In più il Campidoglio è stato condannato a risarcire il privato per un totale di oltre tre milioni di euro, che si sommano ai 18 milioni già riconosciuti.

I 1.042 appartamenti, com’è noto, vennero realizzati alla fine degli anni Sessanta inizio Settanta dal costruttore Renato Armellini. Nel 1972, grazie ad un accordo tra Dc e Pci, vennero destinati a edilizia popolare per ospitare famiglie in difficoltà abitativa e sgomberati dalle baraccopoli sparse per tutta Roma.

Durissima la reazione di CasaPoundCirca 1.042 famiglie sotto sgombero, 5.000 persone che entro 90 giorni rischiano di finire in mezzo a una strada e 20 milioni di euro da restituire alla famiglia Armellini. Ecco il capolavoro figlio del rapporto marcio tra comune di Roma e palazzinari». La coordinatrice di CasaPound nel X Municipio di Roma, Carlotta Chiaraluce, così commenta in una nota «la sentenza del Tar che obbliga il Comune di Roma a risarcire e a restituire gli immobili adibiti a edilizia popolare al privato Armellini che sono a Nuova Ostia». «È dal 2014 – continua Chiaraluce – che CasaPound, assieme ai residenti, chiede conto a commissari, prefetti e al sindaco Raggi di chiarire questa faccenda, che hanno sottaciuto per anni, e di spiegare quali fossero le tutele predisposte a favore di mille famiglie che vivono in questo quartiere e in case fatiscenti, pagando anche regolare affitto. Nessuno ci ha mai dato risposta neanche a fronte di documentazione consegnata a mano allo staff del sindaco. Venivamo accusati di creare allarme sociale ma sapevamo che questa vicenda era una bomba a orologeria e purtroppo avevamo ragione. Ma mentre politica e media erano concentrati a dipingere questo quartiere di Ostia come la Scampia di Roma, di queste famiglie e del malaffare tra Comune e palazzinari non si è curato nessuno eccetto CasaPound. La Raggi – conclude Chiaraluce – trovi quanto prima una soluzione, ma se pensa di risolvere con gli sgomberi siamo pronti alle barricate per difendere le famiglie truffate dal Comune di Roma».