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Al Castello di Santa Severa un laboratorio di restauro

23 novembre 2018 | 12:24
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Al Castello di Santa Severa un laboratorio di restauro
Al Castello di Santa Severa un laboratorio di restauro
Al Castello di Santa Severa un laboratorio di restauro
Al Castello di Santa Severa un laboratorio di restauro

La nuova struttura espone una ricchissima raccolta di reperti archeologici provenienti dagli scavi effettuati nell’ultimo decennio nel borgo castellano

Santa Marinella – Sabato 24 novembre alle ore 10Albino Ruberti, Capo di Gabinetto della Regione Lazio, e Pietro Tidei, Sindaco di Santa Marinella, inaugureranno il nuovo Laboratorio di primo intervento conservativo e restauro.

La presentazione del laboratorio si svolgerà nell’ambito del convegno internazionale XXII SOMA Symposium on Mediterranean Archaeology in svolgimento al Castello di Santa Severa (leggi qui l’articolo) e racconterà una realtà unica nell’area del litorale che è stata allestita al secondo piano del Museo del Castello.

La nuova struttura museale espone una ricchissima raccolta di reperti archeologici provenienti dagli scavi effettuati nell’ultimo decennio nel borgo castellano del quale racconta la storia.

Con questa ulteriore apertura la Regione Lazio amplia l’offerta culturale del Castello di Santa Severa, dopo la realtà virtuale e la realtà aumentata, con un’area dedicata al recupero e all’esposizione dei reperti provenienti dagli scavi di Castrum Novum, dai fondali dell’antico porto di Pyrgi, dagli scavi della chiesa paleocristiana e da quelli della Casa del Nostromo.

L’attività del laboratorio è organizzata dal Museo del Mare e della Navigazione Antica per il Comune di Santa Marinella, in collaborazione con il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, con la supervisione del personale specializzato della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, in collaborazione con Regione Lazio, Laziocrea, Mibac, e Coopculture.

“E’ solo un primo passo per creare un polo di restauro specialistico nel Castello, capace di lavorare per Enti ed istituzioni pubbliche ma anche destinato ad operare nella formazione e nella divulgazione scientifica sul territorio, per avvicinare i cittadini alla conoscenza delle tematiche della conservazione dei beni culturali – si legge in un comunicato -, cosicché i visitatori del Polo Museale del Castello potranno avere compresa nel prezzo del biglietto di ingresso, anche la possibilità di accedere a questa nuova ala della Rocca dove poter osservare i restauratori all’opera su reperti archeologici, mentre saranno programmate, a breve, anche attività didattiche per le scuole e corsi divulgativi di introduzione al restauro”.

(Il Faro online)