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“Un poliziotto guadagna meno di una colf”, così (non) tuteliamo le divise

23 novembre 2018 | 19:33
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“Un poliziotto guadagna meno di una colf”, così (non) tuteliamo le divise

Grido d’allarme del Sindacato di Polizia di Libertà e Sicurezza, che “chiama” Salvini e lancia l’hastag #primaipoliziotti

Roma – Non sono degli eroi, ma servitori dello Stato, ogni giorno in strada per difendere il Paese da chi delinque, e facendolo mina la serenità delle famiglie, il futuro dei giovani, la stabilità economica, la tranquillità di chi lavora. Eppure per loro c’è un compenso che, a conti fatti, vale meno del compenso di una colf. Un disagio espresso chiaramente da Luca Andrieri, segretario del Les (Sindacato di Polizia di Libertà e Sicurezza), che ha preparato una sorta di lettera aperta da inviare al Ministro dell’Interno.

luca andrieri

Luca Andrieri

“#primagliitaliani, l’abbiamo sentito ripetere tante volte dal nostro Ministro degli Interni Salvini – afferma Andrieri -. “Capitano” il Les Le chiede a gran voce di ricordare il suo ruolo di Ministro referente e di abbracciare il nostro #primaipoliziotti, la difesa dello Stato di Diritto è in grave pericolo perché le nostre condizioni sono al limite del collasso.
Siamo orgogliosi del nostro lavoro e della divisa che indossiamo con la quale difendiamo la Società Civile, con gran fatica e rischiando spesso la vita, noi non siamo degli Eroi, è il nostro ruolo e il nostro dovere e non chiediamo di essere ringraziati, ma non vogliamo essere dimenticati.

A fine mese, dobbiamo fare i conti con uno stipendio che non solo, non ci dà quella che riteniamo essere una meritata soddisfazione, ma che a volte non ci basta per sostenere le nostre famiglie, diamo la nostra vita per la “Famiglia Italia” e non possiamo mettere a repentaglio il bene dei nostri cari, questo proprio non lo meritiamo”.

7 euro l’ora, meno di una collaboratrice domestica

“A livello Europeo – spiega Andrieri – le nostre retribuzioni sono le più basse, e per quanto possa sembrare assurdo e privo di ogni logica, i nostri straordinari prevedono un compenso più basso rispetto a quello delle “collaboratrici domestiche”, con tutto il rispetto per questa categoria di lavoratori; perché il lavoro ha sempre dignità e l’impegno di ogni lavoratore va sempre ammirato.

Un Poliziotto è retribuito circa 7 Euro ora, una collaboratrice domestica 8 Euro ora, ai quali si aggiungono i “buoni lavoro” per un totale stimato di circa 10 Euro Ora. Dati Inps.

Lungi da noi prendercela con altre categorie di lavoratori, lo precisiamo, ci chiediamo tuttavia come un Corpo dello Stato possa permettere una tale disparità, in barba alla Costituzione della Repubblica italiana art. 36 Cost. “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa“.

Dove sia finita la nostra proporzione di qualità ce lo chiediamo da tempo, vorremmo chiederlo anche al Ministro Salvini. Da più parti dello Stivale, la nostra Organizzazione Sindacale, registra questa profonda amarezza da parte dei colleghi. La serenità delle nostre vite personali non è slegata dal nostro lavoro, siamo individui ed ognuno ha la sua storia. Lo Stato può permettersi di non valutare la “salute” dei suoi?

La Polizia di Stato sta fallendo

La Polizia di Stato sta fallendo, ed i sindacati anche i più grandi ed importanti hanno fallito e non sono riusciti a tutelare i colleghi che rappresentano. Si sono sempre accontentati di piccole vittorie, non hanno mai preteso quello che era più che dovuto, non stiamo ora analizzando il perché, ma è successo e ora la situazione è critica.

Ministro Salvini, “Capitano” come alcuni la chiamano, quello che chiediamo è di porre fine ad una situazione insostenibile ormai al collasso, con una riforma delle Forze Armate, per il bene nostro e del Paese, perché il nostro servizio per lo Stato non è secondario è anzi la primissima funzione dello Stato, la difesa dei Cittadini onesti da quelli che non vogliono stare alle regole che lo Stato stabilisce. Siamo ancora in tempo – conclude Andriani – se il nostro legislatore saprà intercettare questa crisi, non per il proprio tornaconto politico, ma per la Nostra Repubblica Italiana”.

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