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Costa e D’Intino: “Social a senso unico. Oscurata l’opposizione. Questa non è democrazia”

3 dicembre 2018 | 16:23
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Costa e D’Intino: “Social a senso unico. Oscurata l’opposizione. Questa non è democrazia”

“Giusto utilizzare i social come strumento utile per dare conto delle iniziative dei consiglieri comunali, sbagliato, offensivo e inopportuno farlo solo per dare voce alla maggioranza.

Fiumicino – “I nuovi media sono uno strumento utile di dialogo e informazione, anche per le Pubbliche amministrazioni, a patto che vengano usati con equilibrio e nel rispetto della par condicio”. Lo afferma un comunicato firmato Stefano Costa e Vincenzo D’Intino, consiglieri della Lega

L’Amministrazione comunale di Fiumicino invece, lungi dall’essere la “casa di tutti”, sta utilizzando i nuovi media a senso unico, sponsorizzando solo le iniziative della maggioranza, dando visibilità non solo al sindaco e agli assessori, ma anche alle iniziative dei singoli consiglieri, a patto… che siano della maggioranza.

Su questo argomento andremo a fondo, e dopo le polemiche fatte pubblicamente proprio sulla bacheca facebook del Comune, passeremo agli atti amministrativi, primo tra tutti la discussione del caso in Commissione trasparenza.

Attenzione: riteniamo che sia giusto utilizzare i social come strumento utile anche per dare conto delle iniziative dei consiglieri comunali, ma sia sbagliato, offensivo e inopportuno farlo solo per dare voce alla maggioranza.

Non chiediamo visibilità per le nostre opinioni, ma per le iniziative amministrative ufficiali o di interesse generale organizzate, proposte o seguite dalla minoranza.

Questo ostracismo è lontano dal concetto di democrazia, descrive una realtà di monopolio dell’informazione istituzionale che non può essere accettato.

Se a questo aggiungiamo la mortificazione delle Commissioni, le cui indicazioni vengono sistematicamente ignorate dalla maggioranza, l’indisponibilità dei documenti sui quali prendere decisioni nonché l’assenza di streaming, è chiaro ed evidente quanto si voglia mettere la sordina al concetto stesso di opposizione”.