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A Ladispoli nasce il Coordinamento Donne Resistenti, gli auguri dell’Anpi

8 dicembre 2018 | 19:00
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A Ladispoli nasce il Coordinamento Donne Resistenti, gli auguri dell’Anpi

I partigiani: “Siamo disponibili in ogni momento a dare, se necessario, il nostro sostegno alle Donne Resistenti”

Ladispoli – “Stima e solidarietà a tutte coloro che ‘non mendicano per un diritto ma lottano per ottenerlo‘: la Sezione Anpi Ladispoli – Cerveteri augura buon lavoro al Coordinamento Donne Resistenti che recentemente si è costituito nel territorio cerite”.

Così la sezione Anpi di Ladispoli-Cerveteri saluta con gioia la nascita del nuovo Coordinamento Donne Resistenti. In una nota, i partigiani aggiungono: “Apprezziamo e condividiamo l’impegno che il gruppo intende perseguire, con coraggio, sul terreno della difesa della parità di genere, dei diritti, del rispetto e della tutela e buon funzionamento di tutti quei servizi pubblici collegati soprattutto alla legge 194 che si vorrebbe rimettere in discussione”.

Un plauso a questo presidio di democrazia che come tante altre reti su scala nazionale – scese massicciamente in piazza nel mese scorso – si batte contro nuove forme di oscurantismo misogino declinate con toni paternalistici e con l’intento di ricondurre l’universo femminile ad una condizione inaccettabile e antistorica. In questo quadro il pensiero Anpi va alle Madri della nostra Repubblica, le donne che collaborarono alla creazione della Costituzione Italiana”.

Donne che hanno aperto il cammino verso la partecipazione politica e l’acquisizione di una piena cittadinanza a cominciare dal diritto di voto. Ventuno donne (su 556 eletti all’Assemblea Costituente) che gettarono il seme di ‘un modo nuovo dilavoro e i rapporti politici e umani’“.

“Hanno collaborato pur nelle diversità in modo unitario per dare alla nostra carta costituzionale dei principi fondamentali che ne fanno una delle più belle Costituzioni europee. Non fu solo battaglia parlamentare, istituzionale e legislativa, fu innanzitutto battaglia sociale e culturale di riforma del costume e della cultura’”.

“Le Costituenti ebbero il merito di un ‘lascito ereditario del futuro lavoro politico delle donne. La nuova coscienza di sé produsse materiale importante quanto a diritti, a lavoro e parità salariale, tutela sociale della maternità, e dei figli legittimi e illegittimi, promozione della conciliazione tra vita lavorativa e vita famigliare, democrazia paritaria, valore e innovazione dell’ istruzione. Tutti temi su cui le donne si sono mosse lungo questi settanta anni di storia patria’ e che non devono subire attentati o battute d’arresto”.

“Con questo spirito ribadiamo con forza il ripudio a qualsiasi atto di violenza fisica e/o psicologica sulle donne e siamo disponibili in ogni momento a dare, se necessario, il nostro sostegno alle Donne Resistenti”.

(Il Faro online)