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Sparatoria nel centro di Strasburgo, morti e feriti al mercatino di Natale

12 dicembre 2018 | 00:52
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Sparatoria nel centro di Strasburgo, morti e feriti al mercatino di Natale
Sparatoria nel centro di Strasburgo, morti e feriti al mercatino di Natale
Sparatoria nel centro di Strasburgo, morti e feriti al mercatino di Natale
Sparatoria nel centro di Strasburgo, morti e feriti al mercatino di Natale
Sparatoria nel centro di Strasburgo, morti e feriti al mercatino di Natale
Sparatoria nel centro di Strasburgo, morti e feriti al mercatino di Natale

Il bilancio è di 2 morti, 7 feriti gravi e 4 feriti lievi. L’attentatore sarebbe ferito e sarebbe schedato come un radicalizzato

Strasburgo – Torna a regnare la paura nel cuore dell’Europa. Torna in Francia, a Strasburgo, rompendo improvvisamente la gioia delle feste.

Prima gli spari, poi le urla della folla; gente che si nasconde trovando riparo dentro negozi e locali che serrano porte e finestre. Scene già viste, che rievocano nelle memoria gli attacchi terroristici rivendicati dall’Isis negli anni scorsi.

Una sparatoria nel mercatino di Natale, nel centro di Strasburgo ha spezzato l’armonia della vita quotidiana. La Prefettura del Bas-Rhin ha confermato il bilancio dell’attacco: 2 morti, 7 feriti gravi e 4 feriti lievi.

Il killer, già segnalato alle forze dell’ordine, è stato identificato poche ore dopo l’attentato, avvenuto intorno alle 21 di martedì 11 dicembre. Si tratterebbe di Cherif C., un giovane di 29 anni, schedato come un radicalizzato. Di origini nordafricane ma nato a Strasburgo.

Per prenderlo la polizia ha messo in piedi una caccia all’uomo imponente. Blindato il centro storico dove nessuno è stato fatto più entrare, solo uscire. Pattugliate palmo a palmo le strade deserte, anche con un elicottero. Il sindaco della città, Roland Ries, ha subito parlato di un attentato terroristico e ha invitato tutti ad asserragliarsi dentro casa.

DuLB2krWoAEOHtsL’uomo è riuscito comunque a scappare allontanandosi dal centro. Dopo qualche ora lo hanno individuato in un quartiere di periferia, Neudorf, dove in un primo momento sembrava si fosse asserragliato in un immobile.

Ma il blitz della polizia è fallito: dentro l’edificio non c’era. Le ricerche continuano. A quanto pare l’attentatore non avrebbe agito da solo e in centro si continua a cercare anche un secondo sospetto.

Europarlamento blindato, deputati bloccati

Le notizie sulla sparatoria nel centro di Strasburgo hanno colto di sorpresa gli eurodeputati a fine serata, quando ancora proseguivano i lavori in Aula. Chi aveva deciso di lasciare il palazzo per andare a cena si è ritrovato le porte chiuse dell’Eurocamera.

La sicurezza ha infatti blindato il Palazzo e non ha lasciato entrare o uscire nessuno. Costretti dentro l’edificio anche i giornalisti che dalla sala stampa seguivano il via vai delle notizie.

Poi l’intervento in Aula del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che ha interrotto il dibattito in corso per informare gli eurodeputati “che c’è stato un attentato a Strasburgo. Abbiamo chiuso il Parlamento, nessuno può uscire e stiamo facendo rientrare i parlamentari che vogliono entrare e partecipare al dibattito”. Nella sala stampa si è precisato che “il Parlamento europeo non è stato teatro dell’attacco”.

Tra gli eurodeputati c’era una certa tensione, come ha spiegato Mara Bizzotto della Lega. “Stavo raggiungendo un collega che era insieme a dei visitatori veneti, ma lui mi ha chiamato e mi ha detto di rimanere qui perché era successo qualcosa – ha raccontato -, insomma un po’ di paura è tornata, pensavamo di avere dimenticato gli attentati“.

“Sono molto scossa – ha aggiunto l’eurodeputata Od Patrizia Toia – perché si rivela una vulnerabilità dei nostri paesi. Noi stavamo discutendo su un rapporto sul terrorismo e mentre ne parlavamo è arrivata la notizia dell’attentato. Finché non ci diranno di uscire resteremo qui“.

Non pieghiamo la testa! Sconfiggeremo il terrorismo e chi vuole attaccare il nostro modo di vivere. Il Parlamento europeo continua a lavorare.

— Antonio Tajani (@EP_President) 11 dicembre 2018

(Il Faro online)