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Demolito lo Zenith, i gestori: “Colpiti a tradimento e senza pietà”

14 dicembre 2018 | 17:15
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Demolito lo Zenith, i gestori: “Colpiti a tradimento e senza pietà”
Demolito lo Zenith, i gestori: “Colpiti a tradimento e senza pietà”
Demolito lo Zenith, i gestori: “Colpiti a tradimento e senza pietà”
Demolito lo Zenith, i gestori: “Colpiti a tradimento e senza pietà”

La denuncia dei proprietari sui social: “L’ennesima violenza è stata perpetrata a Fiumicino”

Fiumicino – “E’ una vergogna! Ci avevano detto che ci avrebbero lasciato integro il legname per poterlo riutilizzare e invece hanno distrutto tutto! Non è rimasto più niente. Hanno demolito lo Zenith con all’interno ancora le nostre cose!”.

Parole di sdegno e amarezza quelle pronunciate dai proprietari del noto chiosco situato sul lungomare della Salute e completamente demolito all’alba di giovedì 13 dicembre (leggi qui). I gestori erano all’oscuro di tutto. Ad avvisarli un passante. Nessuna Istituzione ha mai comunicato direttamente al titolare che lo Zenith sarebbe stato demolito (leggi qui).

All’interno del locale, e le foto lo testimoniano, ancora gli arredi del locale: tra i legni spiccano frigoriferi, tavolini. oggetti quotidiani che i proprietari non avevano ancora fatto in tempo a portare fuori.

Inutili le proteste dei cittadini, scesi in strada a manifestare solidarietà nonostante la pioggia (leggi qui). E, al danno si è aggiunta la beffa. “Ora lo smontiamo completamente così potete recuperare il legname”, hanno detto gli addetti alla demolizione.

Un colpo di grazia per chi, grazie allo Zenith, l’unica struttura della zona ad avere una passerella per disabili (leggi qui), riusciva a mandare avanti una famiglia.

L’ennesima violenza è stata perpetrata a Fiumicino, un altro spicchio di questo piccolo paese che offre poco e toglie molto ai suoi cittadini se n’è andato, ingiustamente, nel modo più vigliacco”, si legge sulla pagina Facebook del locale.

Un post struggente dove i gestori ricordano i sedici anni di attività, ringraziando la comunità di Fiumicino:

Grazie a tutte le persone che per anni sono venute al chiosco, ai bambini che ci sono cresciuti, ed ora sono grandi, ai ragazzi e le ragazze che si sono conosciute là, e che in quel piccolo posticino, si sono innamorate.
Grazie a tutti i musicisti che hanno reso le serate uniche e indimenticabili, grazie a chi le ha organizzate.
Grazie al gruppo storico, gli amici più stretti, con le loro partite di pallavolo, di beach soccer, di beach tennis..
Grazie a tutti coloro che allo Zenith ci hanno lavorato, siete stati tantissimi e vi ricordiamo tutti, vi ricordiamo tutti con un sorriso.
Grazie a tutte le persone che ci sono state, e ora non ci sono più, voi, come il chiosco, vivrete per sempre.
Grazie ad Anna e Sandro, a Sandra, Paolo e Davide ..grazie a Dario, perché senza di loro questi ricordi non esisterebbero, questi legami così duraturi così profondi, queste amicizie nate in un clima sempre familiare, sempre caldo, non ci sarebbero.

I gestori, parlando con Il Faro online, hanno lanciato nuovamente un appello all’Amministrazione: “Il comportamento del Comune non è stato elegante. Possono avvalersi di tutte le ragioni del mondo, ma mi hanno trattato come un delinquente. Noi vorremmo riavere quello che ci è stato tolto: un lavoro e la dignità“.

(Il Faro online)