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Jova Beach Party, a Ladispoli un tavolo tecnico per tutelare la palude di Torre Flavia

18 dicembre 2018 | 08:30
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Jova Beach Party, a Ladispoli un tavolo tecnico per tutelare la palude di Torre Flavia

Il cantante su Instagram: “Dopo la riunione valuteremo se esistono delle criticità, come sostengono alcuni, prendendo poi le conseguenti decisioni”

Ladispoli – Riunione operativa questa mattina a Ladispoli tra gli amministratori di palazzo Falcone, Città metropolitana e il Wwf per cercare di capire se esistono effettivamente delle criticità per lo svolgimento della tappa del tour di Lorenzo Cherubini a Torre Flavia.

Ad annunciare l’incontro è stato proprio il cantante tramite il suo profilo Instagram. “A seguito di alcune nuove segnalazioni di criticità da parte del mondo ambientalista, ho richiesto che si tenga un incontro straordinario presso il Comune di Ladispoli. Dopo il sopralluogo effettuato sull’area del possibile concerto parecchie settimane fa, ci era stato dato un nulla osta a procedere, ma nelle ultime ore – ha proseguito Jovanotti – sono sopraggiunte nuove preoccupazioni per l’area scelta. Ho chiesto quindi a Maurizio Salvadori, che con Trident Music organizza e produce il Jbp, di convocare un tavolo tecnico al quale saranno presenti i nostri partner del Wwf, che ci aiutano a garantire a livello nazionale il massimo rispetto di tutte le norme sulle spiagge previste, e tutti i soggetti amministrativi e ambientalisti coinvolti nell’area di Ladispoli”.

“C’è da aggiungere che – ha proseguito ancora Jovanotti – molti degli enti e associazioni che saranno presenti a Ladispoli non hanno ancora visionato il progetto di massima che è stato preparato e che ho da subito preteso che fosse di totale salvaguardia”.

Nonostante questo Cherubini ha assicurato: “Dopo la riunione valuteremo se esistono delle criticità, come sostengono alcuni, prendendo poi le conseguenti decisioni. Il primo requisito del Jova Beach Party è il massimo rispetto per l’ambiente e in nessun modo derogheremo da questo principio. La spiaggia libera di Torre Flavia (non la Palude, che non è mai stata presa in considerazione) è un luogo favoloso per la grande festa di musica che vorremmo fare, ma solo se tutti i partecipanti alla riunione di domani converranno che non ci sono rischi per l’ambiente”.

Nel suo lungo post su Instagram il cantante inoltre ha voluto precisare ancora una volta che “le istanze degli ecologisti non sono in contrapposizione con la mia visione di quello che dovrà essere la festa che porteremo sulle spiagge: Jova Beach Party nasce come evento compatibile con gli equilibri ecologici e non solo, si pone l’obiettivo di celebrare la natura e la presenza dell’uomo in equilibrio con l’ambiente, di informare sui nuovi stili di vita e di condividere questi valori con chi verrà a divertirsi con noi. E’ una festa vera – ha concluso Jovanotti -. pensata e progettata per portare solo cose belle nei luoghi dove avverrà“.


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A seguito di alcune nuove segnalazioni di criticità da parte del mondo ambientalista, ho richiesto che per domani mattina si tenga un incontro straordinario presso il Comune di Ladispoli. Dopo il sopralluogo effettuato sull’area del possibile concerto parecchie settimane fa, ci era stato dato un nulla osta a procedere ma, nelle ultime ore, sono sopraggiunte nuove preoccupazioni per l’area scelta. Ho chiesto quindi a Maurizio Salvadori, che con Trident Music organizza e produce il JBP, di convocare per domani un tavolo tecnico al quale saranno presenti i nostri partner del WWF, che ci aiutano a garantire a livello nazionale il massimo rispetto di tutte le norme sulle spiagge previste, e tutti i soggetti amministrativi ed ambientalisti coinvolti nell’area di Ladispoli. C’è da aggiungere che, molti degli Enti e Associazioni che saranno presenti a Ladispoli non hanno ancora visionato il progetto di massima che è stato preparato e che ho da subito preteso che fosse di totale salvaguardia. In ogni caso dopo la riunione valuteremo se esistono delle criticità, come sostengono alcuni, prendendo poi le conseguenti decisioni. Il primo requisito del Jova Beach Party è il massimo rispetto per l’ambiente e in nessun modo derogheremo da questo principio. La spiaggia libera di Torre Flavia (non la palude, che non è mai stata presa in considerazione) è un luogo favoloso per la grande festa di musica che vorremmo fare, ma solo se tutti i partecipanti alla riunione di domani converranno che non ci sono rischi per l’ambiente. p.s. Ci tengo a precisare nuovamente che le istanze degli ecologisti non sono in contrapposizione con la mia visione di quello che dovrà essere la festa che porteremo sulle spiagge: Jova Beach Party nasce come evento compatibile con gli equilibri ecologici e non solo, si pone l’obiettivo di celebrare la natura e la presenza dell’uomo in equilibrio con l’ambiente, di informare sui nuovi stili di vita e di condividere questi valori con chi verrà a divertirsi con noi. E’ una festa vera, pensata e progettata per portare solo cose belle nei luoghi dove avverrà. @wwfitalia #ladispoli #jovabeachparty

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(Il Faro online)