Jova Beach Party, il Comitato in difesa della palude di Torre Flavia si appella a Lorenzo

19 dicembre 2018 | 19:40
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Jova Beach Party, il Comitato in difesa della palude di Torre Flavia si appella a Lorenzo
Jova Beach Party, il Comitato in difesa della palude di Torre Flavia si appella a Lorenzo
Jova Beach Party, il Comitato in difesa della palude di Torre Flavia si appella a Lorenzo
Jova Beach Party, il Comitato in difesa della palude di Torre Flavia si appella a Lorenzo
Jova Beach Party, il Comitato in difesa della palude di Torre Flavia si appella a Lorenzo

“Ci rivolgiamo a Jovanotti affinché rinunci alla sua esibizione nella delicata e preziosa spiaggia di Torre Flavia”

Ladispoli – “Si è tenuto ieri l’incontro tra il Comune di Ladispoli, presente il sindaco Alessandro Grando, lo staff organizzativo del Jova Beach Party, e gli enti tecnici che dovranno pronunciarsi sulle autorizzazioni” – lo comunica in una nota il Comitato No Party alla Palude.

Numerose sono le criticità emerse circa la realizzazione dell’evento sulla spiaggia di Torre Flavia, tali da richiedere la convocazione di un tavolo tecnico.

Secondo i rappresentanti di Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Arsial e Lipu (Lega italiana protezione uccelli), che hanno partecipato alla riunione, l’evento costituirebbe un pericolo per l’ambiente e per la biodiversità. Da questi è stata quindi espressa la ferma contrarietà alla localizzazione del concerto a Torre Flavia, e la disponibilità a valutare soluzioni alternative solo in presenza della valutazione d’incidenza.

La vendita dei biglietti per il concerto di Jovanotti prosegue a tutt’oggi anche se nessun permesso è stato rilasciato.

Nella mattinata di ieri si è svolto anche un “siparietto”: i partecipanti della riunione, alcuni neppure invitati ufficialmente, sono stati costretti – loro malgrado e senza preavviso – a spostarsi dall’Aula consiliare alla Palude, e viceversa, solo per assistere all’orazione del Sindaco Grando in difesa di quello che lui stesso ha definito un “intervento culturale”.

E’ questa una vicenda in cui colpisce l’assoluta mancanza di rispetto dell’organizzazione del concerto e dell’Amministrazione comunale di Ladispoli nei confronti dell’ambiente: sembrano non accorgersi dell’altissima posta in gioco. A rischio è la sopravvivenza stessa del Monumento Naturale, del suo habitat ricco di biodiversità. E spostare la manifestazione a 200 metri di distanza dai siti di nidificazione, come proposto dall’Amministrazione e dallo staff di Jovanotti, non è affatto una soluzione.

A questo punto ci rivolgiamo a Jovanotti, artista conosciuto per una certa sensibilità ambientale, affinché – dopo la visita del suo staff in Oasi – rinunci alla sua esibizione nella delicata e preziosa spiaggia di Torre Flavia. Sarebbe una grande lezione di educazione ambientale, anche per i nostri amministratori.

Fare un passo indietro Lorenzo “non è paura di cadere, ma voglia di volare” esattamente come per il Fratino e noi ci “fidiamo di te”.