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Roma-Lido, tutti i numeri della linea ferroviaria più sfasciata del Lazio

20 dicembre 2018 | 16:56
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Roma-Lido, tutti i numeri della linea ferroviaria più sfasciata del Lazio

Pubblicato da Legambiente il dossier Pendolaria 2018 che assegna alla Roma-Lido il Premio Caronte. L’anno scorso saltata una corsa ogni 18. Quasi dimezzati i passeggeri

Roma – La linea ferroviaria più malconcia d’Italia, ovvero la Roma-Lido, in pochi anni ha quasi dimezzato il numero di passeggeri, stanchi di corse che saltano: sono nel 2017 è stata cancellata in media una corsa su 18.

Sono i numeri più importanti relativi alla ferrovia Roma-Lido pubblicati oggi sul dossier Pendolaria 2018 redatto da Legambiente sulle linee ferroviarie più disastrate.  Com’è noto alla linea che unisce i quartieri costieri con Piramide è stato assegnato per il quarto anno consecutivo il Premio Caronte destinato alle ferrovie più malmesse.

Queste le note riassuntive del dossier di Legambiente. “La linea del Lido parte da Roma Porta San Paolo ed arriva a Ostia Lido, tutta su territorio di Roma, è da anni considerata la peggior tratta d’Italia perché, se potenzialmente può far viaggiare 100.000 persone al giorno attestandosi come il treno più frequentato d’Italia, vive di disservizi continui. I binari corrono paralleli alla Metro B tra Piramide e Eur Magliana per poi proseguire su tracciato rettilineo verso Ostia Centro, virando poi parallelamente alla linea di costa fino al capolinea di Cristoforo Colombo. Nelle ore di punta la frequenza della linea è di 10 minuti, mentre nelle altre ore è di 15 minuti ma molti sono i salti di corsa. Sarebbe potenzialmente la quarta linea di metropolitana della Capitale ma tale non è perché agli annunci e proclami non sono mai seguiti interventi seri. Oltre a servire l’intero quadrante sud-ovest di Roma, è di estremo utilizzo ai fini balneari durante la stagione estiva. Invece non si sono visti investimenti sui treni; calano il numero di convogli dai 24 del 2015 ai 17 attuali e mai in servizio tutti insieme, anzi sono una decina quelli viaggianti giornalieri per i vari guasti; crolla il numero di utenti che va dai 100.000 di pochi anni fa agli attuali 55.000, molti passano infatti all’auto per sfiducia ed esasperazione, congestionando ulteriormente le strade e inquinando l’aria; le corse effettuate nell’anno 2017 sono il 5,5% in meno rispetto a quelle programmate; le biglietterie solo su un quarto delle stazioni dove incuria e degrado mettono le persone davanti a condizioni di viaggio e di attesa drammatiche”.

Eppure le promesse di miglioramento del servizio si sono succedute di amministrazione in amministrazione, come ricorda Legambiente. “Per quanto riguarda la Roma-Lido  la proposta è stata già ampiamente studiata, essendo stata inserita in ben 2 PRG, eppure sono ormai 15 anni che questo progetto è fermo al palo. Si tratterebbe inizialmente di potenziare l’offerta della linea, che poi, in una successiva fase, si aggancerebbe all’attuale metro B per infine inglobare la tratta B1. Un’altra ipotesi prevede invece la creazione di un nuovo passante sotterraneo tra le stazioni di Piramide e Flaminio. E’ chiaro comunque che questa linea ha fortemente bisogno di un rilancio visto un afflusso giornaliero di circa 55.000 tra studenti e lavoratori contro i circa 100.000 stimati fino a pochi anni fa, con un calo del 45%. L’età media dei convogli arriva ormai a 20 anni mentre sono sempre di più le corse soppresse. Per non parlare delle biglietterie (presenti solo in meno di un quarto delle stazioni) e del degrado delle stazioni”.

Non va dimenticato che la Roma-Lido al momento è l’unica linea di trasporto pubblico destinata a servire lo stadio della Roma che l’amministrazione pentastellata intende autorizzare nella zone dell’ex ippodromo di Tor di Valle, dove i lavori per la ristrutturazione della stazione sono fermi ormai da mesi come per quella avviata ex novo ad Acilia Sud.