Firmato il contratto collettivo aziendale di lavoro all’Ospedale Bambino Gesù

21 dicembre 2018 | 08:00
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Firmato il contratto collettivo aziendale di lavoro all’Ospedale Bambino Gesù

Cgil Cisl Uil: “Un ottimo risultato. Ora si apra percorso per il rinnovo di tutta la sanità privata”

Roma – Firmato definitivamente il contratto collettivo aziendale di lavoro per il personale dipendente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.

Per i segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio, Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini “è un ottimo risultato che, oltre all’aumento salariale, recepisce importanti passi avanti nella necessità di uniformare la parte normativa con il Ccnl della sanità pubblica”.

Tra le principali novità del Ccal 2016-2018, a completare gli incrementi retributivi in linea con la sanità pubblica, tre quote una tantum riferite agli anni 2016, 2017 e 2018.

Non meno importanti i contenuti in materia normativa: si va dai permessi retribuiti per la malattia dei figli (20 giorni all’anno fino al terzo anno di età), all’adeguamento delle ore di riposo (11 ore consecutive ogni 24), dalle assenze per gravi patologie e terapie salvavita alle ferie e riposi solidali, dalle festività non godute alla regolamentazione del “cambio a vista”, fino alla previsione del congedo per le donne che hanno subito violenza.

E poi ci sono le indennità aggiuntive di turno festivo (che diventano di 20,82 euro), quelle di alta specializzazione (che sarà riconosciuta a 32 nuove unità operative), quelle per i servizi su tre turni del personale infermieristico (3 euro al giorno in aggiunta ai 4,50 euro dell’indennità giornaliera), come anche l’indennità per gli operatori dei centralini edelCup (4,50 euro).

Nuove norme anche sul costo del servizio mensa e sul valore dei buoni pasto (7 euro), mentre ai lavoratori che appartengono agli ordini professionali sarà rimborsata la quota annuale di iscrizione fino a 75 euro.

Importanti innovazioni riguardano la valutazione e il sistema premiante: l’attuale modello sarà rimpiazzato da un nuovo meccanismo basato sui gettoni di effettiva presenza riferiti alle singole figure professionali, con un aumento degli importi. Come definito con la preintesa dell’11 dicembre, infine, già nella busta paga di questo mese i lavoratori hanno percepito tutti gli arretrati contrattuali.

“Da questa firma vogliamo aprire un percorso nuovo per tutta la sanità privata”, hanno rilanciato Di Cola, Chierchia e Bernardini che con le federazioni di categoria hanno messo in campo la grande mobilitazione di questi mesi.

“Con questo contratto abbiamo iniziato a concretizzare una linea di equità e riconoscimento professionale che dobbiamo portare nei nuovi contratti di tutto il comparto. Il principio è chiaro: stesso lavoro, stesso salario, stessi diritti. Come al Bambino Gesù dobbiamo fare per i lavoratori delle altre strutture private, a partire da Aris e Aiop. E se troveremo ancora resistenza, faremo crescere ancora di più la protesta”.

(Il Faro online)