Seguici su

Cerca nel sito

Annullato il concerto di Jovanotti, Ardita: “Ha vinto chi non ama Ladispoli”

Il consigliere di FdI: "Noi non ci fermiamo, andiamo avanti per la strada del grande cambiamento in cui crediamo"

Ladispoli – Giorni fa ho lanciato l’allarme denunciando che l’esibizione di Jovanotti era messa in pericolo da chi non ama Ladispoli. Mai affermazione fu più profetica: ha vinto chi non ama Ladispoli, ha perso tutta la nostra città. Si è parlato di provincialismo politico, di fazioni avverse, di gente che rema contro. Una novità questa: voglio smentire con i fatti che a Ladispoli non vi è sempre stata una politica provinciale con il tifo opposto. Tutt’altro”.

Lo dichiara Giovanni Ardita, consigliere comunale di FdI, che così commenta l’annullamento del Jova Beach Party a Torre Flavia.

“Posso ricordare – senza timore di essere smentito – una delle più grandi opere fatte con il sindaco Ciogli (di sinistra) e con la trasversalità nell’interesse del paese l’assessore ai lavori pubblici Aracri e il Presidente Storace (destra) permisero di ottenere un cofinanziamento Anas-Regione Lazio di 5.500.000 di euro per realizzare la più grande opera pubblica degli ultimi 30 anni: il cavalcavia di Palo Laziale al km. 37 della via Aurelia, dove a causa di incidenti morirono molte persone e la famiglia Cecchini, perse due componenti (padre e figlio) in un tragico frontale”, racconta.

“Potrei continuare e ricordare i container inviati dalla Protezione Civile di Roma alla Croce Rossa di Ladispoli grazie all’interessamento del sen. Learco Saporito di Alleanza Nazionale; su Torre Flavia dovremmo ricordare agli ambientalisti che nel lontano 2004 l’acqua portata nelle campagne della stessa Torre Flavia non arrivò grazie al loro intervento, bensì grazie all’intervento on. Aracri che sensibilizzò l’allora presidente del Consorzio Agro Romano Giuseppe Giordano e così fecero arrivare l’acqua nelle campagne”, prosegue il consigliere.

“Ebbene dal 25 giugno del 2017 è tornata la democrazia a Ladispoli, se ne facciano una ragione i sostenitori del provincialismo. Nella politica giusta si lavora nell’interesse della città, di tutta la città e si progettano opere pubbliche come la costruzione di un Ospedale, di un Porto, di un Ponte, di una strada, di una scuola, di un impianto sportivo o di un albergo – sottolinea Ardita -. Queste non sono cose di destra o di sinistra, sono opere che non hanno colore politico si fanno nell’interesse di tutta la città, della collettività, della comunità”.

“E il concerto di Jovanotti doveva essere visto cosi. Purtroppo da quando ci siamo insediati, il 25 giugno 2017, sono uscite come funghi numerose associazioni legate all’ambiente e al sociale che per 20 anni erano state in letargo senza aver mai fatto una iniziativa”, prosegue il consigliere.

“Oggi si sono accaniti su un territorio che vede la sofferenza di numerosi operatori turistici e commerciali, che già con la perdita dei campeggi hanno portato un regresso dell’economia di numerose attività commerciali e di ristoro bar per tutta la zona di via Roma, Piazza Domitilla, via Claudia ecc – aggiunge -. Questo evento sicuramente era l’occasione per dare fiducia a tutti questi operatori per una prospettiva futura economica migliore”.

“Ma noi non dobbiamo aver paura, abbiamo dimostrato dall’ultima stagione estiva di rilanciare positivamente il nome della nostra città con una bellissima iniziativa ‘Le frecce tricolori’, evento unico, strepitoso – fa notare Ardita -. Jovanotti ha perso una grande occasione perché probabilmente nei mesi estivi metteremo in atto un intervento importantissimo: il restauro dell’area Monumentale di Torre Flavia progetto classificato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al 4° posto in Italia con il riconoscimento di un finanziamento di 1.995.000 euro”.

“Stiamo portando avanti questo progetto, frutto di un lavoro svolto con i migliori tecnici esperti in archeologia, con il lavoro quotidiano amministrativo e politico portato avanti dal vice sindaco avv. Perretta e dal Sindaco Alessandro Grando; stiamo facendo di tutto per recuperare 2.000.000 di euro per finanziare e restaurare il Castellaccio dei Monteroni”, prosegue il consigliere di FdI.

“Noi non ci fermiamo, andiamo avanti per la strada del grande cambiamento in cui crediamo – aggiunge Ardita -. Siamo dispiaciuti della rinuncia di Jovanotti che avremmo accolto garantendo la miglior organizzazione per la sicurezza e per la riuscita dell’evento”.

“Ma vedendo tutto positivo come ci insegna il nostro sindaco Grando non escludiamo di avere a sorpresa per la stagione estiva un altro big della musica che ama veramente Ladispoli, che dalla Posta Vecchia al Castello Odescalchi a Torre Flavia con tutta la zona nostra commerciale rimane la città più vivibile a 20 km da Roma è una delle più belle del litorale, che dovemmo migliorare nei servizi ma siamo sicuramente nella strada del grande cambiamento”, conclude.

(Il Faro online)