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A Sabaudia “il futuro è verde”

25 dicembre 2018 | 06:00
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A Sabaudia “il futuro è verde”

Un convegno per evidenziare le problematiche del settore e le strategie da mettere in atto per rilanciare il florovivaismo

Sabaudia – Si è svolto presso il San Francesco Charming Hotel il convegno “Il futuro è verde: idee, percorsi e progetti per il florovivaismo del territorio” aperto con i saluti del Commissario straordinario della Camera di Commercio di Latina Mauro Zappia, del Presidente di Coldiertti Latina Denis Carnello e del Direttore di Confagricoltura provinciale Mauro D’Arcangeli.

Si sono susseguiti gli interventi del Direttore Generale di Agrocamera Carlo Hausmann, della professoressa di orticoltura e floricoltura presso l’Università Federico II Roberta Paradiso, del responsabile della Direzione regionale Agricoltura della Regione Lazio Fabio Genchi, del responsabile dell’Area decentrata Agricoltura Lazio Sud Giuseppe La Rocca, del Presidente della Fondazione Caetani Tommaso Agnoni e del Direttore Generale Ismea Raffaele Borriello.

Sono intervenuti, tra gli altri, gli imprenditori Antonio Aumenta dell’Azienda Agricola Vivai Aumenta di Pontinia, Luca Altieri dell’Altiflor di Sabaudia e Tiziana Vona della Self Garden di Aprilia che hanno evidenziato le problematiche del settore e le strategie che possono essere messe in atto per il rilancio della filiera.

L’evento ripercorre l’impronta che l’Ente camerale ha voluto tracciare organizzando il progettoLa filiera florovivaistica della Regione Lazio: azioni di valorizzazione e miglioramento della qualità delle produzioni a sostegno della competitività delle imprese“, cofinanziato da Unioncamere Lazio, con l’obiettivo di supportare la crescita del sistema imprenditoriale attraverso l’attivazione di specifiche azioni che puntano alla valorizzazione dei processi di scambio, innovazione e sviluppo strutturale nonché all’incontro tra mercato globale ed operatori.

Il florovivaismo, infatti, è un comparto importante dell’agricoltura regionale ed in particolare nelle province di Roma e Latina dove l’80% della superficie agricola è destinata a colture florovivaistiche che comprendono piante in vaso da interno ed in piena aria, piante ortive, fiori e fronde recise, piante di tipo mediterraneo e Latina, in particolare, si distingue per la presenza di imprese con dimensioni più ampie rispetto alle altre province laziali.

Si tratta di una filiera strategica per l’economia laziale e in particolare per quella pontina, che gode di innegabili punti di forza (condizioni pedoclimatiche favorevoli; elevata qualità media delle produzioni; alta professionalità degli operatori; diversificazione della gamma produttiva; immagine positiva che il made in Italy conserva nel mondo) ma che comunque necessita di sostegno e di opportune tutele per superare gli elementi di debolezza che penalizzano fortemente i floricoltori del territorio (tra questi, i ritardi nell’introduzione di innovazione di processo e di prodotto; gli insufficienti investimenti nella ricerca; gli elevati costi di produzione e la scarsa organizzazione a livello logistico e commerciale; la concorrenza agguerrita da parte dei competitor esteri e la frammentazione dell’offerta).

(Il Faro Online)