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Trivio, il sindaco Villa: “L’accensione del ceppo natalizio è una tradizione che non va persa”

27 dicembre 2018 | 14:27
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Trivio, il sindaco Villa: “L’accensione del ceppo natalizio è una tradizione che non va persa”

“158 anni ancora più ricchi grazie al gemellaggio dei due Trivio, che dimostra il vero senso di fare comunità”

Formia – “Centinaia di persone tra istituzioni, civili e politici, sia di maggioranza che di opposizione, si sono ritrovate, lunedì 24 dicembre, intorno al grosso ceppo posizionato a Trivio, in piazza Sant’Andrea per assistere alla 158ma accensione, arricchita dalla degustazione delle “zeppole triulesi”, dalle ciaramelle, dal brindisi ben augurante e dalla musica delle zampogne“. Lo scrive in un comunicato il Centro socio culturale di Trivio.

“L’evento – proseguono quelli del Centro socio culturale – si è aperto con il sopraggiungere della fiaccola da Trivio di Monteleone di Spoleto, piccolo centro che si affaccia sulla Valle del Corno e con cui Trivio di Formia ha suggellato un gemellaggio nel luglio del 2008, su idea del Presidente della Pro Loco di Trivio di Monteleone, Ilario Moretti“.

“Le tante persone accorse hanno dimostrato che il messaggio di una tradizione sentita, che dà calore anche di amicizia e di affetto, é arrivato al di fuori della frazione di Trivio, diffondendosi per tutta Formia. Voglio ringraziare per questo la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, la Pro Loco di Formia, tutti i media e gli organi di informazione che le hanno dato il giusto risalto”. Lo dichiara entusiasta e soddisfatto il presidente del Centro Socio Culturale Trivio, Luigi Saraniero.

48407427_2606247489387146_6213013640723824640_n“Una tradizione che non va persa – ha evidenziato il Sindaco di Formia, Paola Villa – e che Formia ha il dovere di fare propria e di darle ancora più importanza”.

“158 anni – ha aggiunto- ancora più ricchi grazie al gemellaggio dei due Trivio, che dimostra il vero senso di fare comunità”.

“Un grande onore poter accendere con la nostra fiaccola questo enorme ceppo e festeggiare così i 10 anni di gemellaggio di due paesi così lontani, separati da centinaia di chilometri, uno al mare l’altro in montagna, ma tanto vicini, accomunati dal nome, derivati entrambi dall’incrocio di tre vie; dalla grande ospitalità e dal calore della gente”. Ad affermarlo emozionato e affascinato dall’atmosfera, il presidente della Pro Loco di Trivio di Monteleone di Spoleto, Ilario Moretti.

“Un gemellaggio – prosegue – che ci permette di sentirci meno soli, in cui crediamo fermamente e faremo l’impossibile per continuarlo in modo da valorizzare le proprie terre, per farsi conoscere, apprezzare e non solo”.

Da qui due richieste del presidente del Centro Socio Culturale Trivio, Luigi Saraniero ovvero quella di inserire l’organizzazione dell’evento all’interno del bilancio comunale e quella di far si che il gemellaggio avvenga tra comuni e non resti solo l’amicizia tra due associazioni.

ee650aa7-3014-4367-bbd0-6df0404c9178Dopo gli interventi, introdotti dal socio del Centro Socio Culturale Trivio, Alberto D’Angiò, il parroco del paese, Mons. Giuseppe Sparagna ha benedetto il ceppo che, ora brucerà fino all’epifania con l’auspicio che possa portare serenità a tutta la comunità.

La comunità di Trivio, poi, durante la celebrazione eucaristica della notte di Natale si è mostrata doppiamente unita, partecipando nella chiesa parrocchiale di S.Andrea alla cerimonia della benedizione dello “spadino” dell’allievo ufficiale dell’Arma dei Carabinieri Genesio D’Angio’, del 200^ corso “Dovere” dell’accademia militare di Modena.

Il cadetto D’Angio’ ha per molti anni frequentato la parrocchia di S.Andrea e quindi ha voluto fortemente che questo momento lo vivesse a Trivio insieme a tutta la comunità e con la partecipazione di autorità civili e militari.

WhatsApp Image 2018-12-26 at 22.16.07La celebrazione eucaristica per la messa di Natale, officiata dal parroco Mons. Giuseppe Sparagna, si è conclusa con la benedizione dello “spadino” simbolo di dignità del cadetto, ricco di grande significato spirituale e morale che indica l’impegno assunto con il suo nuovo status di vita militare.

(Il Faro Online)