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Ardea, minacce alla consigliera Ludovici nel piazzale del “serpentone”

29 dicembre 2018 | 06:00
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Ardea, minacce alla consigliera Ludovici nel piazzale del “serpentone”

Scambiata per giornalista da due rom, la Ludovici ha chiesto al Sindaco la demolizione del complesso

Ardea – Minacciata la consigliera comunale e coordinatrice in Ardea della Lega, Luana Ludovici, che insieme ad un giornalista si era recata presso la palazzina “D” del noto complesso immobiliare lido delle Salzare, dove ignoti avevano dato alle fiamme i rifiuti gettati dagli occupanti della stessa palazzina.

Mentre il giornalista si portava verso il luogo dell’incendio per immortalare l’opera dei vigili del fuoco, la capogruppo della Lega restava poco distante dai mezzi di soccorso, posizionati sul piazzale, dove vi era anche un nutrito gruppo di rom, composto da donne, uomini e bambini.

Dopo qualche minuto, ha raccontato la consigliera, dal gruppo si sono staccati due ragazzi i quali, con fare minaccioso, le gridavano di consegnargli il telefonino perché ritenevano che aveva fatto delle foto e non volevano fossero pubblicate, avendo gli stessi scambiato la giovane capogruppo per una giornalista che con il suo lavoro avrebbe potuto dar modo alle autorità di cacciarli da quelle abitazioni.

Per nulla impaurita, la consigliera rispondeva a tono che non avrebbe dato alcun telefonino e che dovevano allontanarsi subito da lei. I due rom hanno poi accusato la Ludovici di volervi cacciare “dalla propria casa”.

Il trambusto è stato notato da un vigile del fuoco che subito si è avvicinato ai due rom, i quali si sono allontanati infastiditi. La consigliera è stata poi raggiunta anche dal giornalista che aveva accompagnato.

Non è la prima volta che qualcuno, recatosi in quel complesso, viene aggredito. In passato durante la demolizione della palazzina “A” accadde che due bulgari cercarono di aggredire un carabiniere che ben si difese ma che non riuscì a catturarli in quanto si diedero alla fuga. La consigliera ha chiesto al sindaco, Mario Savarese, di ottemperare alla demolizione o all’inagibilità del complesso.

(Il Faro online)