SCONFITTA IN TRASFERTA |
Calcio
/
Sport
/

Ladispoli, il cuore non basta al Partenio

7 gennaio 2019 | 21:21
Share0
Ladispoli, il cuore non basta al Partenio

Partita intensa e combattuta. Vincono i Lupi che festeggiano in casa un’altra importante vittoria. 2 gol subiti dai laziali che tentano più volte la porta

Il Faro on line – Il Ladispoli esce a testa alta dalla sfida del “Partenio-Lombardi”: l’Avellino supera la formazione di Cotroneo all’inglese, ma con grande sofferenza per merito dei ragazzi rossoblu, che hanno giocato davvero un bellissimo primo tempo di gara. Ci sta di perdere ad Avellino, contro una realtà che tutti noi abbiamo seguito solo in televisione (o i più fortunati allo stadio negli anni ’80, quando i Lupi militavano addirittura in serie A).

L’aspetto che fa piacere e fa morale per il prosieguo del campionato riguarda però l’approccio alla partita che hanno avuto i ragazzi: sulla carta il valore delle due rose è decisamente posizionato su due livelli totalmente differenti. Padroni di casa alle prese con alcune defezioni (Pizzella e Tribuzzi squalificati, Carbonelli e Capitanio indisponibili). Tirrenici con Tollardo non proprio al meglio della condizione e con Bertino, Cannizzo e Del Signore in tribuna.

Poche e decisamente in ordine sparso le emozioni della sfida di scena in terra irpina. Nella prima frazione di gara, da segnalare un calcio piazzato battuto da Cardella al 10′, con palla deviata in corner da Lagomarsini. I biancoverdi provano a rispondere otto giri di lancette più tardi, con un cross di Da Dalt dalla corsia mancina, per il colpo di testa di De Vena che anticipa Casavecchia, ma spedisce sul fondo. La squadra di Bucaro ci riprova al 30′, questa volta con l’assist di Parisi che però sfila a fondo campo senza che nessuno dei compagni di squadra riesca ad indirizzare il pallone verso la porta di Alessio Salvato; occasione che rimane, quindi, solo potenziale per i “Lupi”.

Il Ladispoli torna a farsi vedere in avanti al 38′ quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Tollardo dalla destra, Leone svetta più in alto di tutti ma il pallone finisce oltre il montante trasversale della porta di Lagomarsini. La prima frazione di gioco si chiude con un’occasione per parte: prima il provvidenziale intervento in copertura di Casavecchia sulla conclusione di Matute, servito in profondità da Da Dalt (40′); a seguire il calcio da fermo di Cardella, con il pallone che finisce alto sopra la traversa (47′).

In avvio di ripresa, l’allenatore dei campani opta per un triplice cambio che sposta decisamente gli equilibri del match: entrano infatti Gerbaudo (scuola Juve ed ex Cuneo, Pordenone, Vicenza e Spal), Mentana ed Omohnria in luogo di Patrignani, Tompte e Matute. Ed è l’Avellino a sbloccare il punteggio al 6′: Di Paolantonio scodella in area un pallone che proprio il centrocampista nativo di Moncalieri gira a beneficio dell’accorrente De Vena; l’attaccante passa in mezzo a Leone e Casavecchia e supera Salvato con il piatto sinistro; pallone sotto la pancia del giovane portiere tirrenico e i lupi irpini mettono dunque la freccia. La squadra di Cotroneo è colpita, sembra incapace di reagire ed allora i padroni di casa lasciano passare solo otto giri di lancette per arrivare al raddoppio che, di fatto, archivia la pratica: azione orchestrata ancora una volta sull’asse Di Paolantonio-Gerbaudo, ma questa volta il beneficiario è il capitano dei biancoverdi Morero (ex calciatore anche del Chievo in A, Cesena, Siena, Grosseto e lo stesso Avellino in serie B, oltre ad aver militato in C con Juve Stabia ed Alessandria).

Conclusione sporca ma efficace quella dell’argentino, sulla quale Leone davvero non può farci nulla nonostante lo strenuo tentativo di respinta sulla linea di porta.

Il resto della partita è normale amministrazione per i Lupi, che lasciano un pò di spazio ai ragazzi di Cotroneo solo nella parte finale, ma il subentrato Pagliuca non riesce a dare velocità e fantasia in avanti e la gara si trascina dunque sul risultato di 2-0 sino al 5′ di recupero. Da segnalare l’esordio in maglia rossoblù del centrocampista ’98 Orazio Di Grazia.

AVELLINO: Lagomarsini, Dionisi, Morero, Patrignani (1’st Gerbaudo), De Vena (44’st Sforzini), Tompte (1’st Mentana), Parisi, Buono, Matute (1’st Omohnria), Di Paolantonio, Da Dalt (40’st Ciotola). A disp: Longobardi, Falco, Dondoni, Saporito. All. Giovanni Bucaro

LADISPOLI: A. Salvato, Gallitano, Casavecchia, Leone, Tollardo (17’st Pagliuca), Mastrodonato (17’st Di Grazia), G. Salvato, Sganga, De Fato (25’st Di Curzio), Cardella, Zucchi (31’st Manzari). A disp: Travaglini, Lisari, Maroncelli, Giancecchi, Manoni. All. Carlo Cotroneo

ARBITRO: Costanza di Agrigento

ASSISTENTI: Camoni e Mangoni di Pistoia

MARCATORI: 6’st De Vena; 14’st Morero

NOTE: Spettatori 2000 circa. Allontanato dalla panchina il Ds Nista (L) al 39’st per proteste. Ammoniti: Tollardo, Morero, Leone, Cardella, Sganga. Angoli: 6-5. Recupero: 2’pt; 5’st