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Trivio, grande successo per la presentazione del libro di Mastrogiovanni

7 gennaio 2019 | 14:01
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Trivio, grande successo per la presentazione del libro di Mastrogiovanni

Mastrogiovanni: “Il libro è nato con l’obiettivo di fissare la memoria di un’intera generazione più sfortunata di quella attuale.”

Formia – Formia si è tenuta venerdì 4 gennaio 2019, presso il centro anziani di Trivio, la presentazione del libro “Per la terra dei padri…” di Giacinto Mastrogiovanni a cura del Centro Socio Culturale e il Centro anziani di Trivio, rispettivamente presieduti da Luigi Saraniero e Vito Speziale e all’interno del cartellone “Trivio Natale in amicizia”.

 A fare gli onori di casa il presidente del centro anziani di Trivio, Vito Speziale, il quale ha sottolineato di quanto sia importante parlare di argomenti come quelli della Prima Guerra Mondiale perché, rinnovando il ricordo commosso di tutte le vittime dei conflitti, il sacrificio di tanti giovani e le sofferenze delle popolazioni civili, deve servire a conoscere e a evitare che si ripetano eventi così tragici che, purtroppo, ancora sussistono in altre parti del mondo travagliate da conflitti, crisi e miseria.

A introdurre l’autore e la successiva presentazione Gianfranco Macelloni, ricercatore e storico, che ha aperto l’incontro complimentandosi con Mastrogiovanni e con il comitato di Maranola (nato appositamente per la realizzazione del libro) per la scelta dell’argomento di cui non se ne è mai parlato, offrendo la possibilità di conoscere la storia di tanti giovani delle frazioni collinari Di Maranola, Trivio e Castellonorato e per il lavoro svolto che ha permesso di scoprire eventi del tutto ignari soprattutto alle generazioni contemporanee, come il conferimento della medaglia d’argento al Sergente Angelo Simione, sottufficiale del 24° Reggimento, caduto sul Piave per ferite riportate in combattimento, oppure la triste storia di due fratelli di Trivio:  Silvio e Vincenzo Guglielmo caduti durante il conflitto.

L’autore, avvalendosi di una dettagliata presentazione multimediale, ha spiegato che questo libro è nato con l’obiettivo impegnativo di fissare la memoria di un’intera generazione più sfortunata di quella attuale, nonostante i pochi fondi a disposizione.

“Inizialmente – ha sottolineato Giacinto Mastrogiovanni – abbiamo dovuto scegliere la strada da percorrere tra la consultazione delle liste di leva,  un insieme di informazioni sporadiche e non continuative, e quella dei registri dei ruoli matricolari una raccolta di 110.000 fogli.

Si è optato per la seconda via, passando così alla digitalizzazione di tutti i dati e reperendo notizie sui 620 uomini originari delle frazioni e coinvolti nella guerra, sui cognomi storici del territorio fatto salvo alcune eccezioni, sui mestieri del tempo, sul livello di analfabetismo, sulle condizioni fisiche, sui segni particolari, sulle 450 famiglie coinvolte nella mobilitazione, sui molti prigionieri, tra cui quelli che non hanno mai fatto ritorno, sulle numerose decorazioni, su quelle persone condannate dai tribunali militari. È stato impossibile, però, narrare le vicende di tutti i caduti a causa del materiale scarso, ad eccezione della storia di Treglia Luca mandato in Libia” .

Una serata all’insegna della storia e della cultura apprezzata dagli intervenuti, che all’unanimità hanno dato merito al libro e all’eccellente lavoro di ricerca storica.

 Alla presentazione, peraltro già avvenuta il 27 ottobre 2018 a Maranola, nella Chiesa di Santa Maria dei Martiri alla presenza del generale Aldo Lisetti e di Annibale Mansillo ( presidente dell’associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra – sezione di Formia), hanno preso parte anche gli altri membri del comitato ovvero il colonnello Giovanni D’Onorio De Meo , Baldassarre Ricca, Treglia Giuseppe, Gabriele D’Anella, Vincenzo Filosa.

Soddisfatti della riuscita dell’incontro il presidente del Centro Socio Culturale Trivio, Luigi Saraniero e gli altri membri del direttivo: “La  pubblicazione di Mastrogiovanni è molto interessante, è un modo per stimolare la ricerca e la condivisione di notizie e documenti su un significativo frammento di storia nazionale che ha avuto ricadute anche su quella locale e, inoltre, eventi del genere aiutano a mettere in risalto uno dei principali obiettivi della nostra associazione, ovvero quello di fare cultura“.

(Il Faro on line)