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Pet-Terapy: “Il nostro cane quale facilitatore della comunicazione per il benessere Familiare”

19 gennaio 2019 | 19:44
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Pet-Terapy: “Il nostro cane quale facilitatore della comunicazione per il benessere Familiare”

Attività con valenza riabilitativa, educativa e ludico creativa mirate a migliorare la comunicazione emotiva ed affettiva nella coppia e tra i genitori e figli

Roma Città Metropolitana – Il “Circolo Ippico il Tricolore” e l’Associazione Ricerca e Cambiamento “ARCLazio“, si sono riuniti nel 2017 in un patto d’intesa che realizza obiettivi comuni. “Il Circolo” per la sua ubicazione offre una realtà molto vicina a Roma, dove si respira il ritmo della natura che da benessere alla persona e al nucleo familiare.

“La presenza dei cavalli e l’organizzazione familiare – dichiara la Dott.ssa Maria Zampiron, psicologa, psicoterapeuta e Presidente dell’ARC Lazio – interagiscono all’inserimento di ognuno nella libertà dell’incontro e della relazione”.

L’ARCLazio, è un’Associazione che opera dal 2012 in ambito sociale per il benessere della persona, del gruppo, della famiglia sia in ambito educativo che formativo/informativo. I professionisti che ne fanno parte nel ruolo di soci operano in particolare all’interno dei “laboratori” per proporre ai partecipanti esperienze da vivere in prima persona in un’ottica di crescita personale e sociale di tipo olistico.

“A seguito di questo patto di intesa – prosegue la Dott.ssa Zampiron – si stanno realizzando attività con valenza riabilitativa, educativa e ludico creativa che propongono in particolare esperienze positive al nucleo familiare mirate a migliorare la comunicazione emotiva ed affettiva tra i genitori e i figli nonché tra i membri della coppia. I cavalli, cani e altri animali – precisa la Dott.ssa –  per loro naturale predisposizione nel comunicare con il linguaggio del corpo, sono privi di valutazione e di giudizi. In tal modo, la naturale Zampiron_1comunicazione tra l’uomo e l’animale stimola nell’essere umano i ‘network cerebrali‘ del contenimento dell’aggressività, riduce l’ansia e i vissuti della solitudine relazionale, affettiva ed emotiva aumentando le capacità sociali di comunicazione, di collaborazione e di empatia”.

Secondo alcuni studi socio-psicologici, è stato provato che i bambini che crescono a diretto contatto con gli animali domestici, sviluppano abilità empatiche che permettono loro di leggere negli altri e comprenderne, gli stati emotivi e i comportamenti. Questo perché, nel rapporto con un animale, la comunicazione è strettamente legata ai canali “non verbali” e/o “paraverbali” e ciò sviluppa nella persona che vive questa esperienza domestica a contatto con loro, una maggiore capacità di osservazione, sensibilizzandola nei confronti dei bisogni fisici ed anche psicologici del prossimo.

La dott.ssa Zampiron è certa che i ritorni benefici di questa “pet terapy” (termine con il quale si indica letteralmente la terapia con l’animale da affezione), sono riconducibili a livello fisico, socio-psico-emotivo ed educativo. In primis,  la presenza di un animale domestico, certamente, ancora di più quelli con i quali si può vivere negli spazi aperti, permette di esercitare insieme un‘attività motoria, fondamentale, in particolare in questa generazione dove l’obesità infantile è in aumento e il contatto con l’animale, nella persona riduce la pressione arteriosa, rallenta il ritmo cardiaco, diminuisce la frequenza respiratoria. Inoltre, interagire e prestare attenzione ai bisogni dell’animale con il quale condividiamo la nostra quotidianità, aumenta, a livello socio-psicoemotivo, il desiderio di prenderci cura di un altro essere vivente, dando luogo alla sperimentazione di una relazione, predisponendoci all’ascolto e ad una comunicazione serena anche in situazioni difficili e conflittuali. Dal punto di vista educativo, ci insegna a saper attendere i tempi dell’altro, a saper pazientare.

“In questo contesto – aggiunge la Dott.ssa Zampiron – le esperienze di accudimento dell’animale portano ad acquisire comportamenti che potenziano le capacità di concentrazione, di attenzione, di memorizzazione, di motricità fine, globale e posturale necessari per acquisire sicurezza, stabilità, creatività e autostima personali anche nella risoluzione dei problemi. In generale il contatto fisico con l’animale rappresenta uno dei principali canali di interazione per vivere il benessere psicofisico con se stessi e il mondo esterno”.

Il laboratorio: “Il nostro cane quale facilitatore del benessere in Famiglia“, che si svolge domani, domenica 20 gennaio 2019 presso il Circolo Ippico il Tricolore – via Sacrofanese, 25fRoma – dalle 11.30 alle 13.30, si propone l’obiettivo di testimoniare il “millenario rapporto tra uomo e cane” che permette sia all’essere umano che al suo cane di esprimere al meglio le loro reciproche potenzialità.

“Quando una persona diventa consapevole delle enormi potenzialità intrinseche nel binomio uomo-cane – conclude la Dott.ssa Zampiron -, allora, si sviluppa un’attività “maieutica“, che risponde ad un metodo pedagogico fondato sulla partecipazione attiva del soggetto. In tale contesto è anche necessario prendere in considerazione che, il cane è l’unico animale ad avere un’area specifica del proprio cervello adibita allo sforzo per apprendere la comunicazione con l’essere umano: nel DNA del cane è contenuto un messaggio di predisposizione al soccorso e alla comunicazione con l’essere umano”.

(Il Faro on line)