All’Asl Roma 6 di Pomezia il convegno “Problemi sanitari a scuola. Come gestirli?”

Ardea – Il 18 gennaio scorso, si è tenuto a Pomezia un interessante Convegno dal titolo “Problemi sanitari a scuola. Come gestirli?“, organizzato dalla Asl Roma 6.

Questo importante Convegno si colloca bene nelle attività riguardanti gli aspetti socio-assistenziali sanitari e scolastici, del territorio, in particolare in questi ultimi tempi, dove la tematica delle scuole, dell’Assistenza Educativa Culturale (Aec), ha tenuto banco nella cronaca politica del territorio rutulo.

Inoltre, la mancanza di informazione da parte dell’Amministrazione Locale e delle scuole, di eventi di interesse sociale, forse in questo caso dovuto anche ad una svista, sia un “modus operandi” che la cittadinanza non accetta. E se è vero che le informazioni oggi sono reperibili da tutti attraverso la rete internet, visto che quasi l’intera popolazione è dotata di un dispositivo multimediale (Cellulari, palmari, tablet), è anche vero che, è dovere delle istituzioni locali, fare arrivare con ogni mezzo di diffusione, informazionialla cittadinanza su attività che possono riguardarla.

“Di questo evento, non si è letta nessuna informativa da parte dell’Amministrazione Locale di Ardea” – dichiarano dalla ‘Consulta Cittadina per il Superamento dell’Handicap‘ che ha sede nella città rutula – Di questa notizia, – si continua a leggere nella nota della stessa Consulta – siamo venuti a conoscenza per caso del Convegno di Pomezia, tema che ci interessa particolarmente, avendo sollevato tra l’altro la delicata problematica proprio nelle scuole del nostro territorio”.

“Restiamo basiti – prosegue la nota – dell’assenza di informativa da parte della nostra amministrazione e delle scuole, di cui tra l’altro non leggiamo tra i partecipanti, trattandosi di distretto sanitario unitario Ardea Pomezia. Nessuno ci ha informato, nessuno ci ha invitato.
Chiediamo da mesi – conclude la nota – di esser coinvolti in iniziative di questo genere come di poter partecipare ai tavoli sui piani di zona ai quali ancora nessuno mai ci ha invitato. Non sappiamo se pensare a una distrazione reiterata sui temi del sociale e disabilità”.

(Il Faro online)