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Trasversale Orte-Civitavecchia, arriva lo stop del Tar del Lazio

Accolto il ricorso degli ambientalisti e decisione rimandata all'Ue. Soddisfatti i legali

Roma – Prima vittoria delle associazioni ambientaliste sull’asse Orte-Civitavecchia. Il Tar del Lazio, infatti, ha accolto il ricorso di queste ultime, tra cui il Wwf e Italia Nostra, e ha rimesso la questione alla Corte di Giustizia dell’Unione europea.

Si legge nell’ordinanza che i giudici amministrativi “sospendono il giudizio fino alla notificazione a questo Tar, da parte della Cancelleria della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, della decisione emessa dalla suddetta Corte”.

Le associazioni con il ricorso chiedevano l’annullamento del cosiddetto ‘Tracciato Verde’, il tratto finale della statale che collega Orte con la località portuale in provincia di Roma. Un’opera, secondo le associazioni, concepita all’interno di un’area di pregio ambientale e faunistico.

Chiara la soddisfazione degli avvocati, Giancarlo Viglione e Noemi Tsuno che hanno assistito le associazioni: “E’ evidente che il Tar – ha detto quest’ultima all’agenzia Dire – ha ritenuto che i provvedimenti del Governo non fossero in linea con la normativa a tutela ambientale dell’Unione europea. Per la progettazione si e’ dato interesse più al completamento dell’opera che non agli interessi ambientali”.

Tuttavia, il rappresentante legale tiene a specificare che “i ricorrenti non sono affatto contrari alla conclusione dell’opera” purché sia realizzata “con i giusti criteri ambientali”, o in alternativa sia sostituita dal cosiddetto ‘tracciato viola’ che trasformerebbe l’Aurelia bis in superstrada.

“Ora – ha concluso l’avvocato – non resta che aspettare la sentenza della Corte europea, ma sembra che il destino del tracciato verde sia segnato”.

(Il Faro online)