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Fiumicino, una archeo-mobilitazione per le terme di Matidia

28 gennaio 2019 | 16:00
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Fiumicino, una archeo-mobilitazione per le terme di Matidia

Cuffaro: “Per non perdere questo inestimabile patrimonio c’è bisogno che si adoperi tutta la comunità”.

Fiumicino – Si è conclusa intorno alle 13.00 di lunedì 27 gennaio sotto una pioggia battente, la prima Archeo-mobilitazione a favore dell’area delle Terme di Matidia site in via Rombon, all’Isola Sacra. Molti i cittadini intervenuti, le associazioni, i comitati, che con grande spirito di collaborazione hanno raccolto 10 sacchi di rifiuti non riciclabili, vetro, plastica, pentole e coperte. Sarà l’ATI che nelle prossime ore si occuperà di ritirarli.

È spuntato dai rifiuti anche un libro ingiallito reso illeggibile dal tempo e le intemperie, Il canto dei folli di Bukowsky, che le ragazze dell’Associazione LaboraStoria hanno deciso di tenere con loro, come emblema di questa iniziativa e di quelle che seguiranno.

“Siamo molto contente che cittadinanza e istituzioni abbiano accolto con tanto favore questa iniziativa– ha dichiarato il Presidente Giorgia Cuffaro– e vogliamo ringraziare tutte le persone che sono intervenute armate di buona volontà. Un ringraziamento particolare alle associazioni teRRRe, NATURA 2000 e AGRO ISOLA SACRA che hanno colto l’importanza della sfida e si sono dette disponibili a continuare insieme.

Riuscire a fare squadra su tematiche di interesse comune, in un territorio come il nostro, è tanto difficile quanto importante. Ringraziamo anche ‘il braccio operativo’ di questa mobilitazione, senza il cui aiuto non saremmo riuscite a ottenere il risultato sperato: mi riferisco all’A.N.P.S. e al comitato cittadino FareFocene che ci hanno fornito tutto il supporto pratico di cui avevamo bisogno. Vogliamo ringraziare anche la Pro Loco e tutti i membri delle istituzioni che non ci hanno lasciato soli ma che sono intervenuti come semplici cittadini e ci hanno fatto sentire il proprio supporto”

Le Terme di Matidia possono rappresentare un importante collante per la comunità di Fiumicino, la testimonianza che essa affonda le proprie radici in tempi lontani, e rientrano a pieno titolo nella definizione di parco archeologico in virtù della compresenza di valori storici, paesaggistici e ambientali, essendo descrivibili come museo all’aperto. “Dobbiamo constatare, però – continua Giorgia Cuffaro- come nell’eterna lotta tra uomo e natura per la conquista degli spazi, in quest’area stia vincendo la seconda.

Abbiamo visto infatti, in compagnia della nostra guida Anastasia Valentino, che sulle mura delle Terme spuntano rami con un diametro di anche 5 cm. Per non perdere questo inestimabile patrimonio c’è bisogno che si adoperi tutta la comunità”.