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Lazio: cuore, gambe e tecnica non bastano contro una Juve spietata che vince 2 a 1 in rimonta

28 gennaio 2019 | 18:46
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Lazio: cuore, gambe e tecnica non bastano contro una Juve spietata che vince 2 a 1 in rimonta

Per 75 minuti la Lazio corre e gioca un ottimo calcio, andando anche in vantaggio…ma, la “Vecchia Signora” non è mai doma e colpisce nel finale i bianco celesti

Calcio – La Lazio corre, lotta, inventa giocate di fino; assedia la prima della classe per circa 75 minuti nella sua metà campo; riesce ad andare in vantaggio, seppur con un’autorete, segno quest’ultimo di una predominanza delle Aquile di Roma sulla Juventus e…poi?

Poi, come spesso accade, la cinica “signora”, anche a seguito di due inserimenti azzeccati da parte di Mister Allegri (…e come si potrebbero sbagliare le sostituzioni quando si ha una panchina come quella dei bianco neri?), riesce ad andare in rete su due azioni generate e manovrate sulla sinistra del fronte d’attacco Juventino. La prima, con un’azione corale, il cui primo tiro a rete è stato ribattuto dal portiere Strakosha sui piedi del solitario Cancelo; la seconda, su rigore per un fallo di Lulic sullo stesso Cancelo. Rigore trasformato, successivamente, da Ronaldo.

Eppure, se dovessimo fare una somma delle opportunità avute dalle due squadre, eccezion fatta (purtroppo) per il risultato finale, si registrano numeri a favore della Lazio che ha battuto, 8 corner contro 1 della Juve; ha tirato 10 volte in porta contro 5 dei bianco neri ed ha dominato la partita per oltre l’80% della durata della gara.

La squadra messa in campo da Mister Inzaghi, ha dato il massimo. Magari giocasse sempre così!!! La qualificazione in Champions League per il 2018/2019, sarebbe possibilissima, anche se ora i bianco celesti si trovano a 32 punti insieme all’Atalanta, a rincorrere le squadre che la precedono: a tre lunghezze dal Milan (35), quarto in classifica, con in mezzo, Roma (34), Sampdoria (33).

Una bella e arrembante Lazio non è bastata per battere i piemontesi. Ora, è comprensibile il rammarico dei tifosi che, dopo una partita del genere, persa per mancanza di ossigeno e di cambi adeguati nei minuti finali, chiedono alla società di fare uno sforzo e regalare a Mister Inzaghi quelle due/tre pedine da poter integrare nell’organico della squadra, al fine di non vedere anche quest’anno sfuggire la qualificazione al prossimo torneo Europeo di Champions League.

Conosciamo, perché abituati a seguire da anni le modalità di gestione della società capitolina, le possibili mosse di mercato, riparatorio, che il Patron Lotito e il suo DS Tare, potrebbero fare in questi pochi giorni rimasti di gennaio: forse, qualche uscita… Si vedano, Caceres, già tornato all’ovile in quel di Torino, sponda Juventina, squadra dalla quale era stato pressoché scaricato; Murgia, in prestito alla Spal fino a Giugno e poi, per altri 12 mesi se quest’ultima dovesse rimanere in Serie A anche il prossimo anno.

E in entrata? In entrata, non pensiamo ci siano grosse sorprese e probabilmente, si ripeterà quello che si è ripetuto ogni anno a gennaio, un nulla di fatto.

O forse, chissà, un “ammodernamento” nella politica gestionale da parte della dirigenza della società, che decide questa volta di lasciarsi contagiare dalla passione, dall’amore che i tifosi manifestano ogni domenica verso questa gloriosa maglia bianco celeste e nei confronti della Storia che la Lazio rappresenta non solo nella Capitale d’Italia dove è nata nel lontano gennaio del 1900, potrebbero far “impazzire” di emozioni, appunto, il Patron Lotito, lasciando campo libero al bravo DS Tare, di concludere qualche buon acquisto e portare a Formello, due/tre innesti, significativi.

La parola ai tecnici nel dopo-partita

InzaghiSimoneS. Inzaghi – “Quest’anno non ricordo in Italia e in Europa una Juve così in difficoltà. Purtroppo il calcio certe volte è crudele, mi dispiace per i ragazzi perché non meritavamo la sconfitta. Li ho abbracciati tutti, hanno fatto una grandissima partita – le dichiarazioni a ‘Sky Sport’ del tecnico – Però giocando così ci toglieremo tante soddisfazioni e non deluderemo i nostri tifosi. Dovevamo fare il 2-0, è stato un peccato, Szczesny ha fatto delle grandi parate… Siamo sempre stati compatti, certe volte ci abbassavamo ma Strakosha non ha fatto una parata. A parte i moduli contano soprattutto le motivazioni e la squadra questa sera ha fatto una grande partita. Lulic in occasione del rigore non si è accorto che Cancelo era tre metri in fuorigioco e poteva lasciarlo stare. Ci portiamo dietro però tante sensazioni positive. Il successo ci avrebbe dato grande autostima, però sono orgoglioso di questo gruppo. Andremo molto lontano continuando così.”

MassimilianoAllegriAllegri – “Non so quanti punti abbiamo fatto, per vincere il campionato bisogna vincere queste partite, avevo detto ai ragazzi che sarebbe stata una partita difficile e brutta, è una squadra fisica la Lazio… Poi ci sono le caratteristiche dei giocatori, e lì ho sbagliato io perché pensavo che Emre poteva stare da solo davanti alla difesa, e l’unico che ci può stare è Pjanic. La prossima volta se non c’è ne metterò due in mezzo al campo. Normale che con due attaccanti e due esterni viene fuori un’altra partita, infatti Bernardeschi e Cancelo hanno fatto una buona partita. Abbiamo sbagliato i primi cinque minuti del post gol perché avevamo troppa furia di pareggiare. Non era una partita secca da dentro e fuori, stasera però i ragazzi nel secondo tempo sono stati molto bravi. La Lazio insieme al Milan e Atalanta, forse anche la Sampdoria, sembra che lottano per il quarto posto. La quota Champions quest’anno sarà intorno ai 65 punti. La caviglia di Bonucci non è messa bene E difficilmente mercoledì ci sarà, ma ci saranno Rugani e Chielliniquindi siamo a posto. Bisogna fare minimo altri 31 punti, stasera è stato un passo importante però quando giochi così e porti a casa le partite è un bel segnale, soprattutto a livello mentale”

SS LAZIOLAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos (90° Neto), Wallace, Radu; Parolo, Leiva, Milinkovic, Luis Alberto (81° Berisha), Lulic; Correa, Immobile (82° Caicedo).

A disp. Proto, Guerrieri, Durmisi, Silva, Cataldi, Badelj, Murgia.

All.: Simone Inzaghi

Bandiera JuveJUVENTUS (4-3-3): Szczęsny; De Sciglio, Bonucci (41° Chiellini), Rugani, Alex Sandro; Bentancour, Emre Can, Matuidi (60° Bernardeschi); Douglas Costa (70° Cancelo), Dybala, Ronaldo;

A disp. Pinsoglio, Perin, Spinazzola, Fagioli, Kean.

All.: Massimiliano Allegri

Arbitro: Marco Guida (Torre Annunziata)

Marcatori: 59° aut. Emre Can (L), 74° Cancelo (J), 88° rig. Ronaldo (J)

Ammoniti: Leiva, Milinkovic (L) Emre Can, Matuidi, De Sciglio, Rugani, Chiellini (J)

(Il Faro on line)