Ostia, X Municipio: “Per i musicisti spazi all’aperto dove provare gli strumenti”

30 gennaio 2019 | 15:34
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Ostia, X Municipio: “Per i musicisti spazi all’aperto dove provare gli strumenti”

Trovata eccentrica della Commissione Politiche giovanili: spazi all’aperto da destinare alle prove per band e musicisti

Ostia – Il X Municipio pensa ai giovani musicisti a caccia di spazi dove provare i loro strumenti e verificare il repertorio delle band. Saranno all’aperto, alla faccia dell’impatto acustico, delle condizioni meteo e delle norme Siae.

Ad annunciarlo solennemente è il presidente della Commissione Scuola Cultura Politiche Giovanili X Municipio, Enrico Sarazzi, rappresentando i contenuti della seduta del 21 gennaio tenutasi al Palazzo del Governatorato.

In quella seduta – pubblicizza Sarazzi – abbiamo trattato come punto all’ordine del giorno le ‘aree musicali’ per i giovani. Un’idea che nasce pensando ai giovani talenti del nostro territorio. Quanti sono i ragazzi che unendosi in gruppi o anche singolarmente, cercano di farsi conoscere o emergere nel campo della musica e magari non hanno la possibilità di pagarsi uno studio o una sala dove poter provare? Stiamo lavorando per dare loro dei luoghi all’aperto dove esercitare questa attività magari propedeutica ad una esibizione/evento che ovviamente necessita di iter diversi ma che potremo trattare in seguito, una volta stabiliti i criteri e le regole per quanto riguarda le prove. Questo è in sostanza quello che è emerso in questa seduta ma che sarà ripreso in seguito, convocando gli uffici amministrativi e tecnici per una definizione del regolamento in questione“.

Ora, è senza dubbio ammirevole l’attenzione che la commissione, come sua missione istituzionale, dedica alle istanze dei giovani e quindi anche dei musicisti ma se solo dal X Municipio avessero consultato gli “addetti ai lavori” si sarebbe scoperto che nessuno prova i propri strumenti o le band all’aperto. Non è solo una questione di impatto acustico, quello pure importante, a meno che non si dedichino spazi in aperta pineta o in luoghi isolati. I problemi sono altri: la disponibilità di prese elettriche per gli strumenti amplificati, le condizioni meteo, la tranquillità da assicurare agli esecutori e altro ancora. Peraltro, si legittima anche il sospetto che questa scelta sia un escamotage per autorizzare spettacoli pubblici con la scusa delle prove. In questo caso si aprirebbe un altro filone, quello del pagamento della Siae e dei diritti sui brani eseguiti: basta uno spettatore perchè scatti l’obbligo di comunicazione alla Siae con tanto di borderò e scaletta musicale.

La speranza comune è che gli spazi da dedicare alle attività musicali siano al coperto (la Regione Lazio ha finanziato e fatto realizzare dal X Municipio laboratori destinati allo scopo negli scantinati dell’ex Colonia che non sono mai stati utilizzati) oppure che la Commissione Politiche Giovanili impieghi meglio il suo tempo.