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Ostia, truffatori raggirano due ottantenni. Il giudice li fa arrestare

1 febbraio 2019 | 17:30
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Ostia, truffatori raggirano due ottantenni. Il giudice li fa arrestare

Due truffatori italiani dapprima denunciati per la truffa dello specchietto vengono sottoposti agli arresti domiciliari dal giudice dopo le prove offerte dai carabinieri

Ostia Antica – Il giudice dapprima ha ritenuto sufficiente la denuncia a piede libero dei truffatori. Poi, quando ha visto le prove fornite dai carabinieri, ha deciso per gli arresti. Ma solo domiciliari.

E’ la misura cautelativa applicata ad una coppia di italiani di Acilia, rispettivamente di 33 e 63 anni, emessa dal giudice del Tribunale di Roma che ha pienamente concordato con le risultanze investigative raccolte dai carabinieri.

I fatti li avevamo descritti in questo articolo pubblicato a Capodanno scorso. I due, già noti alle forze dell’ordine per la commissione di analoghi reati, alcuni giorni prima del 1° gennaio si erano appostati all’interno del parcheggio antistante il Conad di via di Castel Fusano e, appena individuata una coppia di anziani che con la propria auto stava facendo manovra, hanno inscenato un sinistro stradale, sostenendo di aver subito un danno alla loro vettura.

I malfattori, approfittando della buona fede delle vittime, sono riusciti a convincere i due anziani a non chiamare le forze dell’ordine, paventandogli un fantomatico aumento della polizza assicurativa e a chiudere la faccenda bonariamente con il pagamento di 500 euro, accontentandosi successivamente, però, della somma di 270 euro, denaro contante, in quel momento disponibile nelle tasche dei due coniugi 80enni. Insomma, la classica truffa dello specchietto.

Nei giorni successivi, l’anziana vittima però ripensando all’accaduto, aveva forti dubbi sulle responsabilità nella vicenda e si è presentata negli uffici della Stazione Carabinieri di Ostia Antica per avere un consiglio sulla questione. I militari, ascoltata l’anziana, hanno immediatamente capito di essere di fronte a un caso di truffa ed hanno raccolto la denuncia.

Con le poche informazioni fornite dalla vittima, i Carabinieri hanno avviato una minuziosa attività d’indagine che, supportata dall’attenta analisi di alcune testimonianze e accertamenti effettuati sul posto, ha consentito ai militari di ricostruire l’accaduto e di individuare i due truffatori, denunciandoli all’Autorità giudiziaria; il giudice ha condiviso la ricostruzione dei fatti realizzata dai Carabinieri e, riconosciuta la pericolosità sociale dei malfattori, ne ha disposto l’arresto. In attesa del processo dovranno restare a casa, agli arresti domiciliari. In ogni caso la morale è che, in episodi del genere, conviene sempre denunciare o chiamare sul posto le forze dell’ordine.