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Ostia, ecco il villaggio della miseria che ha preso fuoco. Una donna ustionata

8 febbraio 2019 | 19:14
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Un villaggio abusivo da mesi occupava l’ex deposito Atac sotto il viadotto Attico Tabacchi. Baracche, panni stesi, cumuli di immondizia alla vista dei pendolari del trenino

Ostia – Un villaggio della miseria, abitato da rovistatori di cassonetti e senzatetto stranieri. Un biglietto da visita sconcio a portata d’occhio dei pendolari e dei turisti che arrivano al mare di Roma sui trenini.

E’ quella baraccopoli ad aver preso fuoco oggi intorno alle 17,30 in via Ostiense. Una ragazza è rimasta ustionata e soccorsa da un’ambulanza dell’Ares 118. Al momento non si conosce il grado di severità delle ustioni riportate. In un triangolo asfaltato, dove prima c’era il deposito dei mezzi Atac e di fianco all’officina dei bus Cotral tuttora operativa, si sono sistemate alcune famiglie di stranieri. Sotto il tetto di cemento costituito dal viadotto Attico Tabacchi, hanno costruito le loro baracche di legno e lamiera, alcuni con roulotte rimediate chissà dove, e hanno creato il loro villaggio. Alcuni di loro sono arrivati quando la polizia ha sgomberato i giacigli estivi allestiti sotto i rovi dell’Ostiense, non distanti dal viadotto.

Di quell’accampamento l’amministrazione e le forze dell’ordine erano informati ma nessuno sembra abbia fatto richiesta di procedere allo sgombero. Il sedime è ferroviario, quindi in concessione alla Regione Lazio. la gestione della linea, però, è dell’Atac, azienda partecipata capitolina. In questo dualismo di competenze, nessuno ha preso l’iniziativa di far allontanare gli occupanti. Nel loro stesso interesse, visto l’inferno di fuoco e fumo che si è scatenato oggi pomeriggio.

Com’era quel villaggio prima dell’incendio lo mostrano le immagini riprese con il drone da Vincenzo Marinangeli che ci ha gentilmente autorizzato a pubblicare. Il video è eloquente. Non si può dire che nessuno si sia accorto di quello scempio.