La polemica |
Cronaca Locale
/

“Giorno del ricordo”, CasaPound Minturno dice “no” al negazionismo

12 febbraio 2019 | 20:45
Share0
“Giorno del ricordo”, CasaPound Minturno dice “no” al negazionismo
“Giorno del ricordo”, CasaPound Minturno dice “no” al negazionismo
“Giorno del ricordo”, CasaPound Minturno dice “no” al negazionismo

Il portavoce di CasaPound Minturno polemizza sulla scelta dell’attore che “parlerà” di Foibe agli studenti.

Minturno – “Per il Giorno del Ricordo l’amministrazione Stefanelli ha organizzato nelle scuole un’iniziativa rivolta a 170 studenti dove andrà in scena uno spettacolo dell’attore amatoriale Enzo Scipione, noto per essere schierato ideologicamente con l’estrema sinistra e politicamente, invece, un po’ con tutti, tuttavia – fa sapere, in una nota, Marco Moccia, portavoce di CasaPound Minturno – non è questo il punto che voglio far notare al Sindaco e alla sua Giunta, poiché ognuno ha il diritto di pensarla come vuole. Marco Moccia

Ma, nei giorni di avvicinamento al Giorno del Ricordo e alle manifestazioni che vedranno coinvolti i nostri studenti, l’attore in questione, su facebook, si è reso protagonista di commenti molto gravi al limite del negazionismo, oltre che storicamente distorti – a indicare oltre che la sua conclamata estrazione politica e ideologica, una scarsissima preparazione culturale non diciamo approfondita ma perlomeno scolastica-.

Per Scipione, si legge nei commenti che ha postato, le Foibe– in cui vennero ammazzati 20mila nostri connazionali- sono nient’altro che una vendetta messa in atto dai comunisti Titini in risposta alle violenze fasciste in quei territori, citando, in tal senso, dei discorsi in cui si parla di 500mila slavi ammazzati dagli italiani, castronerie e bufale buttate lì per giustificare il genocidio, come se l’attore volesse giustificare quel genocidio, appunto, come una dovuta vendetta.

Una baggianata colossale  e – prosegue la nota – proprio il Presidente della Repubblica Mattarella ha dichiarato, durante la commemorazione del Giorno del Ricordo, che le foibe e l’esodo non furono una ritorsione contro i fascisti e, quindi, una vendetta, ma fu l’odio etnico degli slavi contro gli italiani a indurre i partigiani Titini, con la compiacenza dei partigiani italiani, ad ammazzarli come cani.

L’attore Scipione, che vorrebbe far passare il messaggio contrario, si proietta in ricostruzioni storiche completamente errate sui rapporti tra italiani e slavi risalenti a prima del 1943, ai rapporti tra il partito comunista sovietico e quello italiano in una serie di castronerie volte a voler giustificare la più grande tragedia che ha colpito il popolo italiano.

Il tutto – prosegue la nota – non si capisce con quale titolo accademico o di studi storiografici. Non solo: mettendosi al di sopra anche del Presidente della Repubblica. Mi chiedo, quindi, ma chi mandiamo a parlare nelle nostre scuole?

Non so cosa Scipione dirà nel suo spettacolo a 170 ragazzi ma, se le premesse sono quelle da lui espresse su facebook, non si possono non avere perplessità e preoccupazioni in merito e viene da chiedere al sindaco Stefanelli e alla sua Giunta se abbiano letto almeno i testi che andranno in scena.

Infine, vorrei rammentare loro che il Giorno del Ricordo è istituito con legge dello Stato e non ammette negazionismi. Mi auguro, quindi, che con questo spettacolo non ci siano addirittura negazionismi istituzionalizzati, perché altrimenti – conclude la nota – difenderemo la memoria dei nostri connazionali nelle sedi opportune.”

In foto nell’articolo: Marco Moccia

(Il Faro on line)