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Il killer dei gatti semina il terrore a Fiumicino

14 febbraio 2019 | 06:05
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Il killer dei gatti semina il terrore a Fiumicino

Sui social la denuncia delle famiglie di Focene, Fregene e Passoscuro: gatti domestici e randagi vittime di pasti avvelenati e di spari

Fiumicino – Tra pochi giorni a Fiumicino si svolgerà una grande festa per omaggiare i gatti, fedeli compagni di vita di molte famiglie (leggi qui). Eppure, molti fiumicinesi sono in stato di allerta. Ignoti si aggirerebbero tra Focene, Fregene e Passoscuro armati di una pistola a piombini, con la quale sparano ai gatti, randagi e non, che si aggirano per le strade e i parchi.

A denunciare l’accaduto, sui social, diversi cittadini di Fregene. “Era qualche mese che la mia gatta aveva la tosse; l’ho portata dal veterinario e dato l’antibiotico ma la tosse persisteva”, dice Giulia a Il Faro online.

“Così l’ho riportata dal veterinario per una lastra e sono rimasta davvero scioccata: vicino ai polmoni aveva dei proiettili, sparati probabilmente da una pistola ad aria compressa, forse una carabina“, aggiunge.

“Non so chi sia stato e non so a quando risale l’accaduto, e se questo proiettile lo ha da molto o no. La cosa che mi sciocca – prosegue Giulia – è che c’è gente capace di fare queste cose“.

“Stessa cosa al mio, si divertono anche qui a Focene”, commenta Laura. E tra un “vergogna” e un “fate skifo!!11!1!” c’è chi denuncia anche casi di avvelenamento.

Come Sabrina, che a Il Faro online racconta: “A Passoscuro io insieme ad altri cittadini davamo da mangiare a turno a un gatto che girava dalle nostre parti. Un giorno, uno dei signori che più di tutti accudiva questa bestiola, trova il gattino un po’ giù“.

“Si vedeva che non stava bene e così lo ha portato dal veterinario, dove è morto poco dopo. Il medico ha detto che è stato avvelenato“, aggiunge.

Non è la prima volta che succede, e probabilmente non sarà neanche l’ultima. E tanti, fa notare Sabrina, “investono apposta, con le auto, i gatti che attraversano la strada“. “Sono anni che ammazzano i nostri animali, non se ne può più!”.

(Il Faro online)