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Fiumicino, Chiodi: “Sull’ambiente occorre elevare il dibattito sulla qualità della vita”

17 febbraio 2019 | 11:00
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Fiumicino, Chiodi: “Sull’ambiente occorre elevare il dibattito sulla qualità della vita”

“Porto della concordia, erosione, rifiuti, porto commerciale e monitoraggio dell’aria: su questi temi vogliamo ribadire chiaramente quali erano e quali sono le posizioni di Leu”. 

Fiumicino – “Da anni poniamo  l’attenzione su tematiche che riteniamo fondamentali per lo sviluppo sostenibile della nostra Città, che oramai corre verso i 100mila abitanti” – lo afferma in una nota Massimiliano Chiodi del Coordinamento Leu Fiumicino

“Riteniamo fondamentale tutelare ed elevare il dibattito sulla qualità della vita ai massimi livelli, sia per i nostri concittadini e sia per chi potrebbe scegliere Fiumicino in un prossimo futuro.

La rete di monitoraggio ambientale e atmosferico, visto anche l’impatto predominante dell’Aeroporto di Fiumicino, deve essere ampliata e strutturata in modo da conoscere le reali influenze che questo ha sia sulla popolazione che sulla loro salute.

Bisogna predisporre, anche attraverso fondi di vari Enti, uno studio epidemiologico che certifichi lo stato di salute attuale, in modo da poter utilizzare anche i fondi dell’Iresa regionale sulle reali esigenze e all’interno del loro plafond di utilizzo.

Nel nostro programma la difesa della costa é una progettualità di lungo periodo diversa da quelle finora avvenuta. Oggi, dopo le riserve espresse dal consiglio superiore dei lavori pubblici sul progetto del Porto commerciale, riteniamo improcrastinabile uno studio puntuale su conoscenze tecniche e scientifiche moderne dell’attuale stato dell’erosione.

La situazione allarmante è sotto gli occhi di tutti. L’erosione sta letteralmente dilaniando la nostra costa, le attività correlate e in alcuni casi coinvolge addirittura alcune abitazioni. Lo stato attuale non può che far ricadere nuovamente l’attenzione sui possibili effetti del nuovo porto, del quale riteniamo necessaria esclusivamente la parte relativa alla darsena peschereccia e alla cantieristica di supporto, escludendo in maniera definitiva la possibilità alle navi Ro-Ro.

Poco servono gli allarmismi dell’ultima ora quando per anni si è fatto finta di non vedere o peggio ancora di non capire cosa stesse avvenendo. Le misure adottate negli ultimi venti anni sono sempre state solo azioni di emergenza che non hanno portato al risultato sperato, amplificando, in alcuni casi, gli effetti del  fenomeno e a volte spostandolo di qualche centinaio di metri.

Ribadiamo, come abbiamo già fatto a suo tempo nelle sedi istituzionali, che non è più possibile lasciare alle onde la sorte delle nostre spiagge senza mettere in campo tutte le conoscenze scientifiche oggi disponibili. Su questo tema invitiamo tutti ad una profonda riflessione.

Il porto della concordia, anzi della discordia, è uno di quei ecomostri nati già con una cronaca di morte annunciata. A poco sono valse le rimostranze di alcuni cittadini e organizzazioni sulla natura di questa opera che ad oggi ha distrutto la Foce del Tevere, il lungomare di Fiumicino e, con le sue incompiute strutture, influenza metri per non dire km di arenile fino alla costa più a nord del Comune.

Una concessione che non ha più ragione di essere e che deve essere ritirata, come già espresso in un ordine del giorno presentato dalla capogruppo Bonanni in Consiglio Comunale di Fiumicino che sarebbe comunque il caso di portare in discussione nell’aula.

Ultima analisi, non per importanza, è la questione legata ai rifiuti che vede a giorni giungere a scadenza il bando di affidamento in essere. Un progetto che tante volte è stato oggetto di accese discussioni sia tra i cittadini che nella politica e che solo grazie alle modifiche che questa amministrazione ha fortemente voluto e perseguito, in corso d’opera, estendendo anche a tutto il Comune la raccolta differenziata, ci ha di fatto permesso di raggiungere un risultato sopra ogni aspettativa.

Ora è il momento di passare alla fase successiva quella di chiudere il ciclo dei rifiuti come abbiamo proposto: è necessario un impianto eco-sostenibile ed eco-compatibile che permetta di ottimizzare la raccolta di tutti i materiali. Auspichiamo che le nuove linee guida tengano conto di queste proposte  fermo restando le criticità e le complessità venute alla luce in questo tempo.

Vogliamo concludere con l’invito a tutti di lavorare nella stessa direzione e di far tesoro delle esperienze e anche degli errori del passato, cercando di guardare al di là della linea del orizzonte che qui da noi è sempre spettacolare”.