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Fabio Avaro: “Con Storie Bastarde c’è poco da ridere. O forse no”

18 febbraio 2019 | 11:15
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L’attore porta in scena il romanzo Storie Bastarde che racconta la Ostia degli anni Settanta. Dal 21 febbraio al Teatro Pegaso

Ostia – Con Storie Bastarde c’è il piacere della scoperta di un quartiere un po’ riserva indiana, un po’ affaccio su un mondo criminale che sta per venire drammaticamente alla luce. Un universo visto con gli occhi di un gruppo di adolescenti che, qualche decennio dopo, avrà successo nella vita e potrà guardare indietro  scoprendo il pericolo scampato.

Fabio Avaro, attore lidense, porta in scena il romanzo tutto ostiense di un altro illustre concittadino, Davide Desario, oggi direttore della free press Leggo e già responsabile internet de Il Messaggero. Due destini paralleli, quelli di Fabio e Davide, in due mondi diversi ma che hanno più punti in comuni: l’età, la sensibilità, la curiosità e l’impegno civico.

Storie Bastarde dal 21 al 24 febbraio sarà in scena al Teatro Pegaso, in via Cardinal Ginnasi 12. Il romanzo a suo tempo ebbe successo per quella capacità di raccontare uno spaccato di vita adolescenziale in un quartiere-città che si rivelerà difficile e pieno di insidie. Un luogo che sarà banco di prova per un certo tipo di giornalismo riassunto in questo articolo.

AVARO.STORIE

Ora, con la piece teatrale, Fabio Avaro ci mette del suo con un adattamento scritto insieme con Ariele Vincenti, che ne è anche il regista. “Si riflette ma si fanno anche un sacco di risate – sottolinea Avaro, protagonista l’estate scorsa di questo curioso episodio professionaleSi racconta la vita di strada degli anni ’70 e ‘ 80, di quando nei quartieri si viveva tutti insieme dal bambino che giocava a pallone al delinquente seduto al bar. Siamo ad Ostia, ma potremmo essere in qualsiasi periferia Italiana, dove situazioni, atmosfere e personaggi che sembrano usciti da un romanzo, alternano la comicità spontanea e sempre involontaria, a cambi drammatici e definitive sconfitte“.