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I genitori di Matteo Renzi agli arresti domiciliari

19 febbraio 2019 | 00:26
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I genitori di Matteo Renzi agli arresti domiciliari

I due sono accusati di emissione di fatture inesistenti e bancarotta fraudolenta

Firenze – Hanno avuto una reazione “di incredulità, di sconcerto, di prostrazione anche” i genitori di Matteo Renzi quando i militari della Gdf hanno notificato verso le 18.50 la misura degli arresti domiciliari firmata dal gip Angela Fantechi nella loro casa di Rignano sull’Arno. Entrambi sono accusati di emissione di fatture inesistenti e bancarotta fraudolenta.

Lo ha detto il loro difensore di fiducia, avvocato Federico Bagattini lasciando l’abitazione poco prima delle 22.30. Nella casa, dove i Renzi dovranno osservare i domiciliari senza comunicare con estranei tranne i familiari, ci sono luci accese e silenzio. Stasera li ha subito raggiunti il loro legale per esaminare insieme le carte dell’ordinanza.

Dopo che il legale se ne è andato, i coniugi hanno trascorso qualche tempo tra la cucina e la sala col televisore, quindi intorno alle 23 hanno spento le luci e presumibilmente sono andati a dormire. All’esterno si sono cominciati a radunare operatori tv e fotografi più qualche cronista ma l’unica cosa visibile è una luce di servizio. Nessuno è uscito.

La zona è in piena campagna e non ci sono altre persone nei paraggi. I militari del Nucleo di polizia economico finanziaria di Firenze hanno raggiunto Rignano nel tardo pomeriggio e notificato gli atti nelle mani dei genitori di Renzi dopo averli identificati coi documenti.

Tiziano Renzi e Laura Bovoli hanno preso i provvedimenti, quindi hanno avvisato il difensore di fiducia e i figli, fra cui l’ex premier.

“Ho fiducia nella giustizia italiana”

Matteo Renzi apprende la notizia alle porte di Torino, dove alle 21 era atteso al Circolo della stampa per la presentazione del suo libro ‘Un’altra strada. Idee per l’Italia di domani’. Decide di fare marcia indietro e affida ai social la sua rabbia.

Ho molta fiducia nella giustizia italiana, tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge” è il primo commento dell’ex premier. “Dunque sono impaziente di assistere al processo. Perché chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato”, prosegue su Facebook l’ex premier.

(fonte Ansa)