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“Pomezia senza barriere” lancia l’allarme: “Il Peba non può più attendere”

21 febbraio 2019 | 12:30
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“Pomezia senza barriere” lancia l’allarme: “Il Peba non può più attendere”

Il Comitato: “Altrimenti si rischia di fare interventi spot che non risolvono il diritto alla mobilità del cittadino disabile”.

Pomezia – “Il Comitato “Pomezia Senza Barriere” e costituito da più di 30 cittadini,  esprime tutta la sua indignazione per il ritardo e forse la volontà di non redigere a breve il Piano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche (Peba), stando al fatto che nel Documento Unico di Programmazione non vi è traccia di alcuna destinazione economica per tale scopo” – è quanto afferma in una nota il Comitato promosso dall’Associazione Luca Coscioni.

“Era il 28 maggio 2018, il giorno in cui Adriano Zuccalà, non ancora sindaco ma politico in campagna elettorale, siglava di fronte a un folto pubblico di cittadini l’impegno a ”conferire a esperti, l’incarico di pianificare il Peba (Piano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche)”, entro il 31/07/2018. L’impegno sottoscritto elencava anche altre scadenze:

·      31/12/2018, fase di completamento del censimento delle barriere architettoniche;

·       gennaio 2019, avvio delle gare d’appalto per l’abbattimento delle barriere;

·       monitoraggio mensile dell’attività e pubblicazione nella homepage del sito del Comune.

Invece, non solo non è mai stato dato l’incarico per pianificare il Peba, ma ad ottobre, chiesto un incontro per rimodulare le scadenze è stata disattesa anche questa richiesta.

Ora la Giunta ha finalmente approvato il “Documento Unico di Programmazione 2019-2021” dove si elencano le attività e si valutano le risorse necessarie per realizzarle, ma della spesa per la stesura del Peba non c’é traccia. Cosa singolare, visto che in un post del 9 febbraio sulla pagina FB del Comune si annunciava proprio “l’Avvio del Piano per l’Abbattimento Barriere Architettoniche (Peba)”. Forse si confonde l’obbligo di abbattere e di non creare barriere prescritto da varie leggi e normative con l’obbligo della stesura del Piano che è invece uno strumento di pianificazione.

Si deve forse dedurre che questa Giunta è in buona fede e confonde la semplice voce “Abbattimento Barriere” con il Peba? Oppure si deve persare che si sta tergiversando sul riconscimento di diritti fondamentali per i cittadini soprattutto per quelli più fragili?

Noi siamo ancora e nonostante tutto convinti della buona fede della Giunta e la sollecitiamo ad apportare le dovute correzioni. Diversamente il Comitato Pomezia Senza Barriere non resterà a guardare, perché la stesura del Peba è un obbligo di legge fin dal 1986 e le leggi vanno rispettate.

Per correttezza, in conclusione, non possiamo tacere che sotto la voce: “Linee Programmatiche di Mandato e Gestione – Lavori Pubblici”, si parla di: “…sistemazione di marciapiedi, interventi di eliminazione delle barriere architettoniche e interventi finalizzati alla moderazione del traffico cittadino. … realizzazione di “Zone 30”, aree pedonali e attraversamenti rialzati.” È chiaro che tutto questo richiede assolutamentel’inserimento in Peba, altrimenti si rischia di fare interventi spot che non risolvono il diritto alla mobilità del cittadino disabile. Pomezia è piena di esempi negativi dove gli interventi hanno spesso creato più danni che risoluzioni e questo i cittadini non possono più permetterlo ne subirlo”.