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Fiumicino, CasaPound: “Subilto la messa in sicurezza del Ponte della Scafa e un nuovo ponte a Dragona”

23 febbraio 2019 | 19:13
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Fiumicino, CasaPound: “Subilto la messa in sicurezza del Ponte della Scafa e un nuovo ponte a Dragona”

Desiati: “Il tempo dei rimpalli di responsabilità è finito. Siamo pronti ad agire, perché il limite ormai è stato superato”.

Fiumicino –  – “Anche oggi i residenti di Fiumicino sono stati vittime della incuria e della incapacità di garantire sicurezza da parte dell’amministrazione. Il crollo delle transenne provvisorie del bordo strada, poste sul ponte della scafa, sono l’emblema della superficialità di questa amministrazione.

La sicurezza del passaggio stradale, della viabilità, dei cantieri e delle imbarcazioni sottostanti il ponte è definitivamente venuta meno. Sono mesi che si parla di cantieri aperti e mai conclusi e di traffico su quel tratto di strada ma le parole non sono state seguite dai fatti”.

Così commenta Gaia Desiati, portavoce di CasaPound a Fiumicino, il crollo della recinzione provvisoria messa dall’Astral (regione Lazio) nei mesi scorsi dopo gli interventi di di messa in sicurezza del ponte della scafa. “

Stando alle ultime dichiarazioni di Anas – prosegue Desiati- si parla di 3 milioni già pronti per buttare giù il ponte della Scafa e rifarlo nuovo oltre ad 11 milioni stanziati per gli interventi di messa in sicurezza del viadotto di via dell’aeroporto.

Alla luce di queste dichiarazioni se non si crea un’altro accesso tra Roma e Fiumicino, le amministrazioni comunali e quella regionale, rischiano di isolare definitivamente i fiumicinesi. Pertanto è assolutamente urgente sia la messa in sicurezza del ponte della Scafa con un parapetto solido, che non cada alla prima forte raffica di vento, ma è fondamentale la realizzazione di un punto di collegamento tra Fiumicino e Roma, ossia il nuovo ponte di Dragona.

Non possiamo ignorare ancora – conclude infine Desiati – questo grave danno e i disagi che la precarietà è la mancanza di collegamenti crea a residenti e automobilisti. Il tempo dei rimpalli di responsabilità è finito Siamo pronti ad agire, perché il limite ormai è stato superato”.