Messa in sicurezza e ristrutturazione delle scuole, Simeone: “Oltre 30 milioni per i plessi di Formia, Gaeta, Fondi e Terracina”

27 febbraio 2019 | 15:50
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Messa in sicurezza e ristrutturazione delle scuole, Simeone: “Oltre 30 milioni per i plessi di Formia, Gaeta, Fondi e Terracina”

Simeone: “Bisogna assicurare la stabilità delle scuole. Lo si deve fare per garantire l’incolumità di studenti, personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario.”

Formia, Gaeta, Fondi e Terracina – In arrivo oltre 30 milioni di euro per 12 plessi scolastici pontini. La Regione Lazio ha, infatti, approvato la graduatoria per l’individuazione del fabbisogno regionale per interventi di edilizia scolastica per il triennio 2018/2020.

Vale la pena di ricordare  che le risorse sono destinate agli interventi straordinari di ristrutturazione degli istituti scolastici, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico, costruzione di nuove scuole e palestre e interventi di miglioramento delle palestre scolastiche già esistenti.

Balza agli occhi il fatto che nei primi 30 posti della graduatoria vi siano proprio le 12 richieste di finanziamento di 6 Comuni pontini. Tra i Municipi beneficiari vi sono: Formia (10.050.000 euro), Gaeta (8.971.000 euro), Fondi (6.382.000 euro), Castelforte (2.006.000 euro), SS.Cosma e Damiano (1.450.000 euro) e Terracina (1.350.000 euro).

Giuseppe Simeone, presidente della commissione Sanità, politiche sociali, area socio integrativa e welfare della Regione Lazio, ha espresso la sua soddisfazione per lo stanziamento dei fondi in terra pontina.

“Si tratta di un’importante iniezione di risorse per tanti Comuni della nostra regione e fra essi quelli della provincia di Latina –afferma Simeone- alle prese con evidenti problemi legati alla sicurezza dei plessi. I dati più recenti elaborati dal dossier Ecosistema scuola 2018 parlano chiaro. Nell’area pontina l’88,2 % degli edifici scolastici mappati non ha un certificato di agibilità, il 55,8% non ha certificato di collaudo statico, l’86,1% non ha un certificato di prevenzione incendi, solo il 5,7% ha un certificato di nulla osta provvisorio di prevenzione incendi e solo il 6,4% ha un certificato di collaudo degli impianti di spegnimento.

Inoltre, solo l’80,8% possiede il documento di valutazione del rischio e il piano d’emergenza è presente nella stessa percentuale degli istituti. Un edificio su tre non adotta accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici e sul fronte rinnovabili appena il 23,5% dispongono di pannelli solari, il 64,7% utilizza metano per il riscaldamento mentre il 13% gasolio.

Sul versante barriere architettoniche e accessibilità, il 19% degli edifici non presenta accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche, il 74% è dotato di rampe per l’accesso, il 23,7,% di ascensori per disabili, il 5,5% di piattaforma elevatrice, il 56% di servizi igienici per disabili.

Alla luce di questi numeri, appare ancor più evidente che si debba accelerare sul fronte degli interventi. In particolare, quelli urgenti e risolutivi per l’efficientamento energetico, la sicurezza e l’ammodernamento dell’enorme patrimonio delle scuole.

Bisogna assicurare la stabilità degli edifici pubblici. Lo si deve fare per garantire l’incolumità di studenti, personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario. Tutti – prosegue la nota – devono sentirsi al sicuro e sereni di poter svolgere ognuno nel miglior modo possibile il proprio compito, nell’interesse della collettività”.

La determina regionale che ha individuato gli enti da ammettere al finanziamento non è che l’ultimo passaggio di un iter iniziato nei mesi scorsi. Il Miur, da parte sua, ha elencato le priorità per la realizzazione degli interventi e invitato gli enti locali a proporre i progetti da portare avanti. I piani, presentati entro il 2 agosto scorso, sono poi stati analizzati e valutati sulla base del numero di edifici scolastici presenti per Regione, il livello di rischio sismico, la popolazione scolastica e l’affollamento delle strutture. Il Decreto ministeriale ha quindi stabilito la ripartizione sulla base dei programmi regionali. Il Lazio ha ottenuto 124 milioni di euro. Di questi, circa un quarto sono finiti nella provincia di Latina. Su scala nazionale ad aggiudicarsi la fetta più ampia di risorse è la Lombardia, con circa 225 milioni di euro, seguita da Campania (171 milioni) e Sicilia (155 milioni).

Il riassunto delle somme destinate per istituto:

GAETA: Scuola Carducci (1.880.000 euro)

               Scuola Virgilio (4.930.000 euro)

               Scuola Sebastiano Conca (2.161.849,95 euro)

FONDI:  Scuola Alfredo Aspri (3.714.388,31 euro),

               Scuola Maria Pia di Savoia (2.664.388,84 euro),

FORMIA: Scuola elementare De Amicis (2.500.000 milioni),

               Edificio scolastico Pollione (7.550.000 euro),

TERRACINA: Scuola statale elementare E.Fiorini (1.350.000 euro),

CASTELFORTE: Scuola San Cataldo (960.000 euro),

                Scuola San Martino (1.046.000 euro),

SS.COSMA E DAMIANO: Scuola materna Pilone (990.000 euro),

               Scuola elementare Pilone (460.000 euro).

(Il Faro on line)