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Judo, Odette Giuffrida terza a Dusseldorf

28 febbraio 2019 | 06:00
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Judo, Odette Giuffrida terza a Dusseldorf

Dopo Parigi ecco la Germania. L’atleta azzurra non molla e si prende il podio al Grand Slam. Punti pesanti per Tokyo 2020

Il Faro on line – Medaglia di bronzo per Odette Giuffrida nei 52 kg, quinto posto per Manuel Lombardo nei 66 kg. È sempre un Grand Slam, ma non è Parigi, è Dusseldorf, dove Odette e Manuel sono stati capaci di ripetere a 14 giorni di distanza l’eccezionale gara già fatta in Francia.

È stata brava anche Martina Lo Giudice nei 57 kg, ma si è fermata prima. “Credo che più vinci, più riesci a vincere… – ha detto Martina prima delle finali di Odette e Manuel – si è innescato un bel circolo virtuoso che fa bene a tutti”.

È proprio così, da qualche tempo questi ragazzi hanno una marcia in più, anche se non tutti se ne sono accorti subito. “Abbiamo rivisto Odette – hanno detto il coach azzurro Francesco Bruyere – gara spettacolare con tanti punti di ashi waza, che sono segno di tempismo e fiducia ritrovata. La troppa voglia di dimostrare nell’incontro con Kelmendi ha giocato un brutto scherzo e l’ha mandata fuori schema sulla tattica, poco male. Sono davvero contento per la sua prestazione, portiamo a casa un bronzo importantissimo e andiamo avanti. Dispiace per Manuel che dimostra superiorità agli occhi di tutti e contro chiunque, l’incontro con Maruyama ne è stato l’esempio. Com’è successo a Parigi deve imparare a gestire psicologicamente il girone di recupero, resettare le sconfitte e ripartire. Lui vorrebbe vincere sempre e io sono sicuro che si può fare. Tempo al tempo”.

Quattro le vittorie di Odette, sulla russa Kuznetsova, waza ari di ko uchi gari, Odette ha piazzato il suo primo de ashi (waza ari) alla mongola Bishrelt, poi definitivamente sconfitta con immobilizzazione. Quindi la faticaccia con la romena Andreea Chitu, costretta ad incassare tre sanzioni. In semifinale Kelmendi ha piazzato una via di mezzo fra uki goshi e uchi mata, che Odette nulla ha potuto per evitare.

Finale per il bronzo con la russa Kazarina ed ecco nuovamente il magico de ashi, puntuale a sottolineare una classe cristallina e a portare un’altra medaglia. Manuel ha vinto su Wawrzycek con un waza ari in contro tecnica, poi ha fatto ippon con sumi gaeshi al forte brasiliano Chibana, mentre nei quarti ha superato Gaitero Martin dopo 3’52” di golden score, quando è stato assegnata la terza sanzione allo spagnolo. In semifinale con Maruyama, Lombardo ha tenuto le briglie dell’incontro, ma ha incassato l’uchi mata decisivo (waza ari) ad una trentina di secondi dal termine, azione viziata dalla presa irregolare del giapponese (manica afferrata con le dita all’interno).

Liquidato lo sloveno Adrian Gomboc nel recupero con yoko sutemi (waza ari) ed immobilizzazione, Manuel ha disputato la finale per il bronzo con il russo Yakub Shamilov che, alle prime battute nel golden score, ha messo a segno un tani otoshi (waza ari) che ha colto Manuel di sorpresa.

Martina Lo Giudice ha piazzato un bell’uchi mata (ippon) alla rumena Stefan, mentre la bulgara Ilieva ha avuto la meglio grazie ad una leva al braccio (juji gatame). “Il mio obiettivo era andare a giocarmela con la campionessa del mondo (Tsukasa Yoshida, ndr) nell’incontro successivo – ha detto Martina Lo Giudice – purtroppo a questi livelli paghi ogni errore e la distrazione sulla prima azione a terra con Ilieva è bastata per uscire da un incontro che, visto come era andato il precedente, avrei avuto ottime possibilità di portare a casa”.

Foto : Fijlkam