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Ardea, sfiorata la rissa nell’ufficio del Sindaco. Dipendenti de “L’Igiene Urbana” ancora senza stipendi

5 marzo 2019 | 12:22
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Ardea, sfiorata la rissa nell’ufficio del Sindaco. Dipendenti de “L’Igiene Urbana” ancora senza stipendi

Volano parole grosse e affermazioni gravi nell’ufficio del primo cittadino. Il Presidente del Consiglio Lucio Zito, riesce a riportare i toni ad un livello civile

Ardea – Il presidente del consiglio Lucio Zito, nell’ufficio del sindaco dove lavora a stretto braccio con lui, ha ricevuto gli operai de “L’Igiene Urbana“, concessionaria per la raccolta del porta a porta dei rifiuti. Il sindaco ieri non c’era, è arrivato verso le 16.00. Gli operai hanno esposto le loro ragioni per le quali hanno deciso di presentarsi nella stanza del Sindaco.

E’ stato un dialogo, comunque civile, fatto salvo alcuni momenti di tensione che lo stesso Zito ha catalogato come “esasperazione”, anche se verso lo stesso Zito, non sempre alcuni operai hanno adoperato educazione, tanto quanto lo stesso presidente del Consiglio Comunale ha avuto nei loro confronti.

Dopo qualche ora è giunta sul posto la consigliera Raffaella Neocliti (FI), che con un acceso ma educato battibecco con il presidente Zito, ha spiegato come questa situazione è diventata insostenibile per le famiglie. Zito rivolto alla consigliera di Forza Italia le ha chiesto se lei avesse una soluzione. Pronta la risposta della Neocliti, in sintonia con quanto aveva già scritto al Sindaco (clicca qui) in merito alla responsabilità amministrativa che spetta a chi attualmente sta governando la città: “La soluzione dovete darla voi“.

Nel frattempo, arrivava il consigliere di maggioranza Sandro Caratelli (M5S) che, rivoltosi alla Neocliti gli ha detto: “tu cosa ci fai qui?”.

Tale domanda, ha stizzito il Consigliere Neocliti e da quel momento è iniziata una discussione al limite della rissa e un linguaggio da parte del consigliere Caratelli, inusuale, sfociato anche in merito anche alle problematiche del più noto edificio residenziale, “Serpentone“.

Parolacce e bestemmie a non finire rivolte ai dipendenti. Tant’è che il Consigliere Neocliti, uscito nel corridoio dove stazionava anche Caratelli, gli ha gridato che non dovrà mai più permettersi di usare un tono violento e di moderare i toni, parlando più compostamente e con un fare che si confà a chi Governa una Città.

Zito, usando la diplomazia propria di chi svolge un ruolo e una mansione all’interno dell’Istituzione Governativa, ha raffreddato gli animi spiegando allo stesso Caratelli ed ai presenti che questa è la casa del popolo e quindi di tutti.

C’è da notare una cosa, le parole troppo “colorite” che sono state pronunciate nel corso dell’acceso “dibattito“, se portate all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria, potrebbero avere risvolti seri per qualcuno. Tra queste parole, sono usciti fuori aneddoti che, laddove fossero confermati ed attendibili (ci permettiamo il beneficio del dubbio) risulterebbero, abbastanza rilevanti, come quello che riguarda alcuni dipendenti che sarebbero stati messi a lavorare su raccomandazione di consiglieri dell’amministrazione precedente. Mentre gli stessi operai hanno fatto notare al presidente un loro pensiero che sarebbe quello di sfiancarli per costringerli ad autolicenziarsi per prendere persone vicino al M5S e sono volati anche alcuni nomi.

Il Consigliere Neocliti, poco dopo si allontanava per altri impegni già programmati e veniva sostituita da altri due consiglieri di opposizione, Giordani e Mari. E prima che anche il Consigliere di Maggioranza lasciasse i locali comunali, uno degli operai gli ha rivolto la seguente affermazione: “Questi (riferito ai consiglieri di maggioranza) quando si trovano persi chiamano sempre te (riferito a Caratelli). Hanno paura? Noi siamo persone civili? O pensano che te ci fai paura?

E a parte le grida e le parolacce varie, fortunatamente, non è volato altro. Ormai, è una voce di corridoio che si ripete, quando l’amministrazione è in difficoltà, fa parlare il consigliere Sandro Caratelli. In casi critici manda avanti Caratelli che si tratti di parlare con persone o ditte. Caratelli, se pur presente il presidente del consiglio, ha chiamato lo stesso dirigente Ing. Calcagni per dirgli di firmare non soltanto il fisso del mese di dicembre ma, anche quello di gennaio per i dipendenti de “L’Igiene Urbana”.

Come accennato all’inizio del presente articolo, verso le 16.00 è arrivato anche il sindaco che ha solo aggiunto: “prenderemo contatti con la ditta per fargli pagare quanto a loro dovuto.”

(Il Faro on line)