LA CAMPIONESSA A CINQUE CERCHI |
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Giulia Quintavalle, la prima donna olimpica

6 marzo 2019 | 06:00
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Giulia Quintavalle, la prima donna olimpica

Fu lei a mettersi la medaglia d’oro al collo per prima. Prima di tutte. A Pechino vinse il titolo. Poi l’oro agli Europei e il bronzo a Baku. Oggi mamma è finanziera a Livorno

Il Faro on line – E’ stata la prima donna Giulia. La prima a gioire sulla cima dell’Olimpo. La prima a mettersi la medaglia d’oro al collo. Alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 e a 25 anni la Quintavalle tricolore è entrata nella storia dello sport.

Mai era accaduto prima per il judo italiano. Era stata Lucia Morico a vincere una medaglia. Ad Atene nel 2004, l’allora compagna di squadra di Giulia, era salita sul podio per il terzo posto.

Ma l’oro olimpico è arrivato con la Quintavalle. Faceva caldo quel giorno. Fuso orario diverso in Italia. E in Cina Giulia tentava l’assalto alla leggenda. Contro Deborah Gravenstijn, atleta olandese di grande tecnica, Giulia ha messo da parte il suo delicato e timido carattere e ha sfoderato le unghie della guerriera. L’11 agosto ha vinto, portando l’Italia in cima. Il più in alto possibile.

E non credeva fosse possibile e non le sembrava vero. Nelle sue parole dopo la vittoria, tanta gioia e incredulità. Ricevuta in seguito dal Presidente della Repubblica e insignita del titolo di Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana, fu tutto nuovo per lei e con la divisa delle Fiamme Gialle sul cuore, la campionessa olimpica di judo è stata omaggiata anche dalle Istituzioni italiane.

Il judo ha guadagnato di tecnica e talento grazie a lei. Da sempre appassionata di tatami, Giulia ha continuato a vincere. Un altro podio storico allora per lei. Nel 2010, agli Europei a Vienna ecco la gioia di un altro primo. Ha vinto i Campionati Europei a squadre. Insieme a nomi importanti, come Rosalba Forciniti, Edwige Gwend, Erica Barbieri e Assunta Galeone, la Quintavalle ha scritto una pagina fondamentale di una disciplina in costante crescita. E quindi un altro per lei.

Prosegue il periodo dorato e vince tre Slam di fila. Nel 2011, si prende gli European Open di Lisbona, Roma e Abu Dhabi. E in casa, al Palazzetto della Fijlkam, la festa è grandiosa per la campionessa olimpica ed europea. Ad Ostia Lido, tutti i suoi tifosi applaudono Giulia e a qualche metro dal Centro Sportivo delle Fiamme Gialle, porta una medaglia in casa, con grande soddisfazione.

Torna alle Olimpiadi di diritto, l’atleta gialloverde. Al tempo dei Giochi di Londra e con una spedizione agguerrita, Giulia Quintavalle riesce solo a conquistare il quinto posto. Perde la finale per il bronzo. Ma stazione tra le prime cinque judoka migliori al mondo. Sempre lì la Quintavalle. Al posto dell’elite.

Viene premiata dallo sport italiano. Poi nel 2015. E’ lei la portabandiera dei primi Giochi Europei di Baku, in cui vince la medaglia di bronzo a squadre. Ecco poi la medaglia dei Giochi del Mediterraneo. Un terzo posto ad Almeria nel 2005 e 12 medaglie internazionali, conquistate agli Slam del circuito della Federazione Internazionale. Oltre ai tre ori nello stesso 2011, anche 4 argenti in bacheca e 5 bronzi in palmares.

Diventata mamma di due splendidi bimbi, ha smesso la carriera nel 2017. Oggi vive nella sua Livorno e dal 2018 svolge attività d’Istituto presso il Comando Provinciale di Livorno.

Chi non ricorda il suo gesto con la mano al termine del match per l’oro a Pechino ? C’era Giulia. Da donna e campionessa. E ancora da atleta indimenticabile traccia la  strada grazie al suo pesante palmares. Ha vinto tutto. E ha insegnato ai tanti giovani, anche attualmente in Nazionale, i valori e la bellezza del judo.