L'accordo

Valutazione dirigenti scolastici: Nuovo accordo tra Miur e sindacati

6 marzo 2019 | 11:47
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Valutazione dirigenti scolastici: Nuovo accordo tra Miur e sindacati

Marcello Pacifico: “E’ arrivato il momento di dare alla categoria dei DS, oberata di responsabilità e mansioni, i giusti riconoscimenti”

SCUOLA – È stato siglato l’accordo tra il Miur e le associazioni sindacali rappresentative in merito al procedimento di valutazione dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2018/2019.

Dal documento si evince che è stato concordato come il procedimento di valutazione dei DS relativo all’anno scolastico 2018/2019 è privo di ricadute sulla retribuzione di risultato; le attività connesse al processo di valutazione predisposte per l’a.s. 2018/2019 e le relative risultanze sono finalizzate ad una significativa revisione del procedimento di valutazione dei DS, da operarsi in sede di confronto, che tenga anche in adeguata considerazione le condizioni di contesto in cui operano i DS; in questa fase transitoria, la partecipazione alla valutazione da parte dei DS è da intendersi non prescrittiva e quindi la mancata partecipazione esclude l’espressione della valutazione di prima istanza da parte dei Nuclei di valutazione nonché l’adozione di qualsiasi provvedimento di valutazione finale da parte dei direttori del Uffici scolastici regionale; l’amministrazione s’impegna, appena sottoscritto in via definitiva il Ccnl di area, ad avviare tempestivamente il confronto sulla procedura e sulle modalità della valutazione dei DS per il triennio scolastico 2019/2022.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, afferma che: “il confronto programmato dall’accordo sottoscritto da Miur e sindacati fa ben sperare; infatti è arrivato il momento di dare alla categoria dei DS, oberata di responsabilità e mansioni, i giusti riconoscimenti”.

L’accordo firmato segue le richieste di emendamento presentate in Parlamento a seguito dell’audizione del sindacato Udir e della Confedir con cui si è chiesto la sospensione della procedura. Non si arriva a uno stop, ma alla presa d’atto che i presidi non saranno più obbligati alla compilazione del portfolio e della necessità di un cambiamento. Inoltre, “siamo pronti a vigliare sull’applicazione della norma contrattuale in attesa di diventare rappresentativi”, conclude il presidente Udir Marcello Pacifico.