Ostia, mazzette all’Ufficio tecnico: funzionario del X Municipio a giudizio

8 marzo 2019 | 12:08
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Ostia, mazzette all’Ufficio tecnico: funzionario del X Municipio a giudizio

Accusa di truffa, falso e concussione: sette casi addebitati dalla Procura ad un funzionario dell’Ufficio Tecnico. Nel mirino soprattutto commercianti

Roma – Sono sette i casi di concussione che la Procura della Repubblica addebita ad un funzionario dell’Ufficio tecnico del X Municipio, a giudizio presso il Tribunale. Secondo i magistrati, il dipendente pubblico dovrà difendersi anche dall’accusa di corruzione di un impiegato dell’Agenzia delle Entrate per otteneva in tempi rapidi e agevolmente visure e planimetrie catastali.

E’ quando segnala Il Messaggero in un articolo di Adelaide Pierucci. Il funzionario municipale a giudizio è A.F. che, secondo il pm Alberto Galanti, agiva su due diversi fronti. “Da un lato – scrive Il Messaggero – facilitava le regolarizzazioni edilizie incassando micromazzette, dai cinquecento ai quattromila euro, nel suo ufficio. E dall’altra, quando necessario, per ottenere visure o planimetrie catastali necessarie per le pratiche illecite, si rivolgeva all’impiegato dell’Agenzia del Territorio (già a giudizio) che fuori servizio, e a pagamento, gliele forniva. Un doppio commercio parallelo, secondo i magistrati, alle spalle dei cittadini. Le prime azioni sospette del geometra del X Municipio sono state punite in primo grado con una condanna“.

Il secondo giudizio penale, avviato mercoledì 6 marzo, riguarda la promessa di somme di denaro all’altro funzionario, quello dell’Agenzia delle Entrate (anche lui a giudizio), “per eseguire gli accatastamenti e le variazioni catastali necessarie per commettere reati“.

I sette casi di taglieggiamenti ricostruiti della Procura riguardano due cittadini di Ostia e quattro stranieri, gestori di negozi. “Dalle carte – segnala Pierucci – risulta che Kamul, un ristoratore, aveva versato al geometra tuttofare 1.500 euro. Arif, il titolare di una lavanderia, 950 euro. A rimetterci di più Kabir, che per avviare prima l’apertura di un ristorante e poi di un negozio di casalinghi era stato allegerito di 4.200 euro. Somme che il geometra aveva preteso, pena la chiusura della seconda attività commerciale. Circostanza che aveva fatto scattare, oltre all’accusa di truffa e falso, anche quella di concussione“.