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Sinistra Italiana: “Municipio X Plastic Free, una costosa operazione di distrazione”

8 marzo 2019 | 12:30
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Sinistra Italiana: “Municipio X Plastic Free, una costosa operazione di distrazione”

Possanzini: “Serve a distogliere l’attenzione dal vuoto pneumatico di questa amministrazione relativamente alla gestione dei rifiuti”.

Ostia – “Siamo veramente alle comiche finali. Le foto, i video girati da residenti del Municipio X non lasciano spazio a commenti o dubbi. Questa Amministrazione ci aveva annunciato una rivoluzione nella gestione dei rifiuti, ci avevano promesso piani mirabolanti per risolvere definitivamente il problema della gestione della spazzatura, ci hanno raccontato a parole, perchè con quelle sono fenomenali, che in quattro e quattro otto con la nuova raccolta differenziata tutti i problemi sarebbero stati risolti ed invece, ad oggi, siamo in una condizione a dir poco disperata” – lo afferma in una nota Marco Possanzini, per Sinistra Italiana.

L’azienda AMA è sull’orlo del collasso, l’Assessore Montanari ha gettato la spugna abbandonando la Giunta Raggi e non c’è nessuna proposta in campo per affrontare un problema enorme come la chiusura del ciclo dei rifiuti di Roma e provincia.

Se in tutta Roma Capitale piove, nel Municipio X non c’è di certo il sole. La nuova raccolta differenziata funziona a singhiozzo e a macchia di leopardo, ciò determina il conseguente accumulo della spazzatura e quindi il rischio, che diventa una quasi certezza, di conferire nell’indifferenziato ciò che è stato nei giorni precedenti differenziato.

Per non parlare poi dei cittadini che vagano in cerca dei tradizionali secchioni, ancora presenti ad Ostia, per conferire la spazzatura al fine di “aggirare” i disservizi della raccolta differenziata. “Stiamo avviando Roma verso un’economia circolare e a rifiuti zero”, disse la Sindaca Raggi, mentre qui sono le chiacchiere a stare a zero vista l’assenza totale di progetti concreti .

Per affrontare con “concretezza” il problema rifiuti, nel Municipio X, si è deciso di acquistare 1000 bottigliette di alluminio, con tanto di logo capitolino, da distribuire ai dipendenti e al personale politico al fine avviare un percorso che porti progressivamente all’eliminazione della plastica monouso.

Una scelta quanto mai bizzarra perché l’alluminio non è propriamente un materiale a basso impatto ambientale in quanto i costi ambientali di produzione sono enormi ed è quindi importantissimo, per un corretto riutilizzo, riciclarlo con la raccolta differenziata ma questo è un aspetto che viene completamente ignorato dall’Amministrazione del cambiamento.

Da questo punto di vista, nello spirito promosso a parole dall’Amministrazione, sarebbe stato molto più logico utilizzare bottigliette in vetro piuttosto che in alluminio.

Senza contare che questa ennesima operazione spot ha un costo considerevole per la collettività perché l’acquisto è fatto con soldi pubblici, soldi pubblici che “magicamente” non ci sono quando si devono realizzare interventi di riparazione, come l’ormai celebre voragine in Via Leonardi, oppure quando si devono sostituire gli indignitosi brandelli delle bandiere affisse in Piazza Capelvenere con delle bandiere nuove capaci di identificare la presenza dell’Amministrazione in una delle Piazza più abbandonate del Municipio dove per altro ci sono importanti uffici pubblici.

La plastica, così come l’alluminio, andrebbe riciclata ed è quindi fondamentale, prima di ogni spot promozionale atto a distrarre le masse, avviare oltre al rilancio dell’AMA una autentica reingegnerizzazione della raccolta differenziata al fine di promuovere una seria, concreta e funzionale gestione dei rifiuti nella città. La salvaguardia dell’ambiente è un tema centrale e non lo si può affrontare con dei provvedimenti spot che hanno come unico punto di caduta quello di buttare soldi pubblici dalla finestra”.