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Piano regionale dei rifiuti urbani, la riflessione del Wwf litorale pontino su gestione e smaltimento

11 marzo 2019 | 14:30
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Piano regionale dei rifiuti urbani, la riflessione del Wwf litorale pontino su gestione e smaltimento

Secondo il Wwf litorale pontino sono due i dati che dimostrano implicitamente l’inefficienza gestionale del piano regionale dei rifiuti urbani.

Latina e provincia – “A gennaio di quest’anno la Regione Lazio ha emanato le linee strategiche del Piano di gestione dei rifiuti su tutto il territorio regionale.

Vengono comunicati due dati che – affermano, in una nota, i membri del Wwf litorale pontino riconoscono implicitamente l’inefficienza gestionale del processo fondato su raccolta differenziata e trattamento meccanico biologico (TMB) del residuo.

Quest’ultimo serve a inertizzare l’eventuale frazione organica ancora presente nel residuo e a recuperare altro materiale.

Il primo dato, molto preoccupante, fissa al 17% della raccolta differenziata gli scarti di lavorazione della stessa. Il secondo, oggi sicuramente ottimistico, stabilisce che si applicassero le migliori tecnologie al trattamento meccanico biologico si otterrebbe il 33% di scarti da smaltire in discarica e/o incenerimento.

Ottimistico sicuramente se si guardano i dati del 2017 relativi ai rifiuti trattati dagli impianti TMB della regione; su 1.322.910 tonnellate gli scarti sono stati 1.136.000 tonnellate, ovvero oltre l’85% .

Così nell’ATO 2, la provincia di Latina, dove l’impianto Rida ha lavorato poco più di 300.000 tonnellate di indifferenziato rilasciandone il 77%, pari a circa 230.000 tonnellate di scarti.

Il TMB in provincia di Latina (RIDA), anno 2017

Il TMB in provincia di Latina (RIDA), anno 2017

Quindi, se si considerano queste previsioni, con la raccolta differenziata che fornisce il 17% di scarti e il TMB il 33%, per il 2019 a livello provinciale avremo la seguente situazione:

ATO 2-LATINA

In provincia, però – prosegue la nota-, non abbiamo più la capacità di accogliere questa quantità di rifiuti da smaltire.

 Come si presenta la situazione a Terracina?

Produzione dei rifiuti e raccolta differenziata nel comune di TERRACINA(ton)

Produzione dei rifiuti e raccolta differenziata nel comune di TERRACINA(ton)

La produzione dei rifiuti sta crescendo e l’indifferenziato anche, con una tendenza confrontabile con quella della raccolta differenziata. La prima osservazione porta alla constatazione che non è in atto una strategia di riduzione dei rifiuti e la seconda che manca il controllo su quanto viene conferito dai cittadini.

Se si applicano alla produzione dei rifiuti della città di Terracina del 2018 le stesse percentuali degli scarti previste per la regione e la provincia si ha questo schema che penalizza la raccolta differenziata, perché le 5.329 tonnellate di scarti contengono ancora sicuramente molti materiali sottratti così all’economia circolare.

Applicando tale schema per i dati 2018 della nostra città abbiamo

Quindi, raccolta differenziata da gestire e TMB da evitare; si ripropone così il paradigma del Riciclo totale che rappresenta la vera strategia che porta verso l’azzeramento dei rifiuti.

La gestione dei rifiuti all’interno dell’economia circolare comporta un costante controllo dei singoli processi che ne sono alla base.

Dopo buoni programmi di riduzione della produzione dei rifiuti (vuoto a rendere, prodotti sfusi, contrasto allo spreco alimentare, casette dell’acqua, compostaggio domestico o di comunità, mercatini dell’usato, mense scolastiche, officine del riuso,…) e una raccolta differenziata ben organizzata, il gestore dovrebbe analizzare quanto resta per migliorare il processo di raccolta, riducendo così gli scarti di lavorazione della raccolta differenziata e l’entità dell’indifferenziato, e – conclude la nota – per eliminare o sostituire sin dall’inizio gli oggetti destinati a diventare rifiuti dopo l’uso.”

(Il Faro on line)