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Ladispoli, la stazione ferroviaria ostaggio di serpi e topi

12 marzo 2019 | 06:00
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Ladispoli, la stazione ferroviaria ostaggio di serpi e topi

Il delegato ai rapporti con RFI, Ardita: “Le ferrovie provvedano subito alla pulizia”

Ladispoli – È allarme serpi e topi nei pressi della stazione ferroviaria. A denunciare la situazione, alquanto pericolosa, sono proprio i residenti delle zone limitrofe alla struttura che nei giorni scorsi hanno recapitato una raccolta firme al palazzetto comunale, con tanto di foto a testimonianza di quanto denunciato. A causare probabilmente il proliferare di questi “odiati” animali la sporcizia che purtroppo spesso si accumula proprio a ridosso della stazione.

Tanto che il delegato ai rapporti con i pendolari è subito intervenuto chiedendo alle ferrovie un tempestivo intervento per la pulizia e bonifica della zona. “Se non dovesse farlo in breve tempo – ha avvisato Ardita – provvederemo noi come Comune”. Il consigliere Ardita ha inoltre colto l’occasione per puntare i riflettori ancora una volta sull’avanzamento dei lavori in stazione.

Mentre sono partiti i lavori per la riqualificazione della scala che conduce al binario 3 e 4 e per la realizzazione della nuova pensilina al binario 3, il sottopasso ferroviario resta ancora disponibile a metà. RFI ha avviato nelle settimane scorse i lavori di riqualificazione dopo che per mesi i pendolari e i cittadini che lo utilizzano per spostarsi da una zona all’altra della città, ne hanno lamentato le cattive condizioni.

Intonaco caduto, infiltrazioni d’acqua e sicurezza quasi assente per chi vi transitava o addirittura vi sostava in attesa dei treni da o per Roma. Con l’assenza della pensilina al binario 3, dopo che il tornado del 2016 l’ha completamente divelta, i viaggiatori erano costretti a rifugiarsi nel sottopasso per evitare di restare “vittime” delle intemperie durante il periodo invernale e del sole cocente durante l’estate.

Peccato però che ripararsi dalla pioggia all’interno del sottopasso era diventato un sogno quasi irrealizzabile. A causa delle condizioni di incuria in cui era ormai ridotto, anche al suo interno i viaggiatori erano costretti ad aprire l’ombrello.

Senza contare poi le parti di intonaco che dal soffitto si erano distaccate, anche durante le ore di maggiore transito, per fortuna senza finire in testa a nessuno. Ora che il sottopasso è oggetto di restyling da parte di RFI la priorità è quella di farlo tornare presto nuovamente fruibile. La data di scadenza il delegato l’ha data: la Sagra del Carciofo.

Il direttore del cantiere avrebbe accolto le istanze illustrate da Ardita rassicurandolo che prima della Sagra l’impalcatura sparirà “per garantire il passaggio pedonale di numerosi turisti che raggiungeranno Ladispoli – ha detto Ardita – con la macchina e con il treno”.

“La stazione di Ladispoli sarà sicuramente nel mese di giugno uno dei “terminal” più all’avanguardia del Lazio sia per la sicurezza che per la realizzazione di 4 ascensori per i diversamente abili. Dopo 8 lunghi anni finalmente riapriremo i bagni della stazione, verranno messi in funzione 5 binari con ampi spazi recuperati che speriamo che un giorno siano concessi anche al comune per la realizzazione di parcheggi in prossimità della stazione”.

E a proposito dei bagni per Ardita sarà necessaria la realizzazione di inferriate alle finestre dei locali “onde evitare atti di vandalismo”.

Il consigliere delegato ai rapporti con RFI e Trenitalia torna a puntare i riflettori anche sulla sicurezza e sull’attraversamento selvaggio dei binari da parte dei pendolari, special modo del treno serale proveniente dalla Capitale che riversa al binario 2 della stazione un’alta quantità di viaggiatori così ansiosi di tornare a casa da rischiare la vita attraversando follemente i binari pur di guadagnarsi l’uscita dalla stazione. Attraversamento selvaggio non imputabile solo a viaggiatori “atletici” e “giovani”.

Non sono mancati episodi di attraversamento in stampelle, con passeggini al seguito, con bambini in braccio o trascinati per un braccio, di anziani con scarsa agilità motoria …. Insomma, ce n’era per tutti i gusti. Per fortuna, ora la pratica sembra essere stata abbandonata, grazie ai lavori che hanno trasformato la stazione in un vero e proprio cantiere e in un percorso ad ostacoli.

Ma una volta completati i lavori nulla impedirà ai viaggiatori indisciplinati di tornare alle vecchie abitudini. Da qui il consigliere è tornato a sottolineare la necessità di installare tra i binari “il materiale che proibirà ai pendolari l’attraversamento selvaggio”.

Problema, inoltre, quello dell’attraversamento selvaggio, che potrebbe essere risolto andando a realizzare un nuovo sottopasso, a esclusivo uso dei viaggiatori, che conduca i pendolari dai binari direttamente fuori sul viale. In questo modo, l’attuale sottopasso potrebbe essere utilizzato solo da chi dovrà recarsi in zona Campo Sportivo e dai residenti in transito da una zona all’altra della città.

“Avevamo anche individuato con i tecnici – ha detto Ardita – il posto più idoneo per realizzare questo piccolo intervento: il secondo cancello a destra, dopo la biglietteria, sul piazzale Roma, nelle vicinanze della stazione”.

(Il Faro online)