visite gratuite

Giornata del Fiocchetto Lilla al Gemelli, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare

14 marzo 2019 | 12:12
Share0
Giornata del Fiocchetto Lilla al Gemelli, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare

Venerdì 15 marzo, sarà presentato al Policlinico Gemelli il “Percorso Lilla” e saranno offerti consulti psicologici, psichiatrici, nutrizionali, endocrinologici in merito ai DCA

SALUTE – In occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla che si celebra venerdì 15 marzo, la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS presenta il Percorso Clinico Assistenziale dedicato al paziente con Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. Accanto a questa presentazione, che sarà il cuore dell’Open Day nella Hall della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, saranno offerti gratuitamente dalle ore 9.00 alle 18.00, senza prenotazione, visite dietologiche, valutazioni endocrinologiche, consulenze ostetriche, colloqui psicologici per i pazienti e le loro famiglie e valutazioni psichiatriche.

Una giornata ricca di avvenimenti e dibattiti sull’argomento anche con personaggi dello spettacolo e dello sport. La cucina, le diete, le mode alimentari, lo spettacolo, la TV, il cinema, la moda, il web, la scuola e lo sport saranno gli argomenti dei quattro dibattiti in programma nella giornata, intervallati da performance musicali e condotti dalle giornaliste, Vira Carbone e Maria Grazia Tetti. Partecipano tra gli altri all’incontro lo chef, Oliver Glowig, il primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, Manuel Perruccini, la campionessa olimpica medaglia d’oro di ginnastica ritmica, Elisa Blanchi, il più volte campione del mondo di pugilato, Vincenzo Cantatore, gli attori, Roberto Ciufoli e Giampaolo Morelli, il conduttore radiofonico, Savino Zaba, le pianiste Elena Matteucci e Gaia Vazzoler, il mezzosoprano Silvia Pasini e il sociologo, Paolo De Nardis .

Alle ore 12.30, verrà presentata l’attuazione del Percorso Lilla con il Codice Lilla al Pronto Soccorso del Policlinico Gemelli, la presa in carico del Disturbi della Nutrizione e della Alimentazione dal Pronto Soccorso con modalità dedicate.

Dopo i saluti delle istituzioni di sede, i professori della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Università Cattolica, Giovanni Scambia, ordinario di Clinica Ostetrica e Ginecologica e Direttore scientifico IRCCS, Walter Ricciardi, ordinario di Igiene e Direttore del Dipartimento Scienze della Salute della Donna, del Bambino e di Sanità Pubblica, Alfredo Pontecorvi, ordinario di patologia speciale medica e semiotica medica, Direttore Area Endocrino-Metabolica e Dermo-Reumatologica, Luigi Janiri, associato di psichiatria e direttore dell’UOC di Psichiatria, Antonio G. de Belvis, ricercatore di Igiene e direttore dell’UOC Percorsi e Valutazione Outcome Clinici, Silvia Della Casa, ricercatore di endocrinologia e Dirigente Medico UOC Endocrinologia e Diabetologia e Lucio Rinaldi, ricercatore di psichiatria e dirigente medico UOC di Psichiatria. Seguiranno gli interventi degli attori principali nella rete assistenziale di Alessandra Crignano, dirigente infermieristica Area Medicina dell’Urgenza e Pronto Soccorso, Francesco Franceschi, associato di Medicina Interna e Geriatria, Direttore Area Medicina dell’Urgenza e Pronto Soccorso e Giacinto Abele Donato Miggiano, associato di Scienze Tecniche Dietetiche Applicate e direttore dell’UOC Nutrizione Clinica. Le conclusioni sono affidate ad Andrea Cambieri, Direttore Sanitario della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS.
Il percorso clinico Assistenziale dedicato al paziente con Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA)
I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA, così il DSM-V ridefinisce i “vecchi” Disturbi del Comportamento Alimentare, DCA) sono caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione o da comportamenti connessi all’alimentazione che determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo e che danneggiano significativamente la salute fisica e/o il funzionamento psicosociale.

“La presa in carico della persona (nel 95% dei casi ragazza o donna), ma anche della sua famiglia – spiega Antonio Giulio de Belvis ricercatore di Igiene e direttore dell’UOC Percorsi e Valutazione Outcome Clinici della fondazione policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – deve avvenire secondo una “continuità di filiera”, che parte dal medico curante, viene gestita da strutture di secondo livello come il Gemelli e, nel caso di interventi protratti nel tempo, continua nelle strutture territoriali di prossimità e residenzialità”.

I pazienti che hanno disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, come anoressia o bulimia al Pronto Soccorso troveranno una corsia preferenziale che li accoglierà in modo specifico fino alle aree di trattamento di queste patologie, molto complesse con un difficile e delicato approccio terapeutico.

“L’obiettivo del percorso – anticipa Lucio Rinaldi, ricercatore di psichiatria e dirigente medico UOC di Psichiatria – che abbiamo tracciato secondo le stesse Linee Guida ministeriali che come esperti avevamo redatto nel 2018 – è assicurare ai pazienti affetti da un Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione uno specifico approccio fondato sull’esperienza clinica e la ricerca, trasformando la dimensione critica ed emergenziale in momento fondamentale di un processo trasformativo mediante il quale dalla malattia si giunga a forme del vivere sempre più adattative, lontane dai gravi rischi legati alla gestione nel corpo di un disagio psichico”.

“Il “Codice Lilla” – continua Silvia Della Casa, ricercatore di endocrinologia e Dirigente Medico UOC Endocrinologia e Diabetologia – diventa pertanto uno strumento di avvio per una presa in carico multispecialistica complessa ed integrata: un intervento adeguato e precoce, entro il primo anno dall’esordio della malattia è in grado di migliorare la prognosi di guarigione che può raggiungere l’80% dei casi. D’altra parte la possibilità di ridurre temporalmente la malnutrizione e i danni che ne derivano si associa a minori conseguenze endocrino-metaboliche e ad una maggiore possibilità di assenza di esiti”.

I DNA si riscontrano nel bambino (Pica, Disturbo da Ruminazione, Disturbo Evitante/Restrittivo dell’assunzione di cibo), ma acquisiscono una rilevanza maggiore in adolescenza e nella prima età adulta (Anoressia, Bulimia Nervosa). In Italia ne soffrono oltre 2 milioni di persone tra i 12 e i 25 anni; la diagnosi spesso avviene tardivamente, anche dopo 6 – 7 anni dall’esordio, quando i sintomi fisici e psichici sono divenuti particolarmente evidenti. I DNA si possono manifestare anche in età successive, come avviene ad esempio il “Disturbo da Binge-Eating”.

Complessivamente nel nostro Paese più di 3 milioni e mezzo di persone sono affette da DCA con 8500 nuovi casi all’anno. Le morti per Anoressia Nervosa, circa 3000 decessi all’anno, sono la principale causa di mortalità in assoluto tra le malattie psichiatriche.

Caratteristiche tipiche dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono la scarsa consapevolezza di malattia e la sottovalutazione della gravità dei sintomi clinici da parte dei pazienti.
I DNA sono patologie psichiatriche che per la natura stessa del disturbo possono arrecare importanti conseguenze al fisico sia a breve che a lungo termine. Tra le conseguenze a breve termine ci sono quelle proprie della malnutrizione che può raggiungere livelli estremi fino a condurre a morte per cause cardiache o infettive. Tra le conseguenze a lungo termine c’è l’arresto della crescita e degli eventi puberali nel bambino e le alterazioni della mineralizzazione ossea e della vita riproduttiva dopo la pubertà. Un riconoscimento precoce ed un trattamento medico che si affianchi alla gestione psichiatrica di questi pazienti si rendono quindi indispensabili in termini di mortalità e morbilità.

Il Codice Lilla

Molte persone affette da Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione non ricevono una diagnosi e un trattamento appropriato, data l’estrema eterogeneità delle espressioni sintomatiche. I pazienti con Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione possono accedere al Pronto Soccorso con sintomi vari, sia psicopatologici che organici.
Rivolgersi al PS può quindi costituire una forma, per quanto impropria o forzata, di richiesta di aiuto; soprattutto l’accesso in emergenza può rappresentare una preziosa occasione di ingaggio del paziente per l’avvio di un percorso terapeutico.
Da qui la necessità di definire all’interno della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS un Percorso Clinico Assistenziale dedicato alle persone affette da DNA che è la prima struttura in Italia ad adottare un Percorso Clinico Assistenziale in recepimento delle linee guida assistenziali emanate dagli esperti del Ministero della Salute nel 2018. L’identificazione del paziente per l’accesso al percorso avviene già durante il primo momento di accoglienza. Al triage in Pronto Soccorso, infatti è prevista l’attribuzione del “Codice Lilla” che rappresenta il primo filtro ed intervento per rispondere sia all’estrema disomogeneità di cura e trattamento sull’intero territorio nazionale, sia alla complessità di tali disturbi.
Il “Codice Lilla” diventa pertanto uno strumento di avvio per una presa in carico complessa ed integrata del paziente e garanzia di continuità assistenziale dentro e fuori la Fondazione. La presa in carico della persona (nel 95% dei casi ragazza o donna), ma anche della sua famiglia deve avvenire secondo una “continuità di filiera”, che parte dal medico curante, viene gestita da strutture di secondo livello come il Gemelli e, nel caso di interventi protratti nel tempo, continua nelle strutture territoriali di prossimità e residenzialità.