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Piazza Almirante a Ladispoli, oggi l’inaugurazione tra sit-in e proteste

16 marzo 2019 | 06:20
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Piazza Almirante a Ladispoli, oggi l’inaugurazione tra sit-in e proteste

Manifestazione dell’Anpi e del Pd in contemporanea alla cerimonia d’intitolazione; saranno distribuite 100 copie sulla storia del segretario del Movimento Sociale Italiano

Ladispoli – Si respirerà aria di contestazione questo pomeriggio in via dei Fiordalisi. I movimenti politici e comitati sono pronti a far sentire ancora la propria voce, “disturbando” la “festa” dell’amministrazione Grando che proprio oggi alle 15 intitolerà la piazza al Campo Sportivo allo storico segretario del Movimento Sociale Italiano, Giorgio Almirante.

Mentre la Giunta e tutta la maggioranza si prepara infatti alla festa, dall’altra parte coloro i quali in questi mesi hanno provato ad ostacolare la decisione della Giunta, scrivendo e interpellando anche il Prefetto di Roma, sono pronti a scendere in piazza in una manifestazione pacifica, per ribadire tutta la loro contrarietà.

L’appuntamento è per le 14.30 in via dei Fiordalisi. All’iniziativa, promossa dall’Anpi Ladispoli – Cerveteri, hanno aderito l’Aned, il Comitato No Piazza Almirante e tutte le forze politiche che in consiglio comunale, in commissione toponomastica e con missive indirizzate alla Prefettura hanno detto no all’intitolazione al segretario dell’MSI.

“Una nuova piazza – hanno scritto dall’Anpi – inserita in un quartiere la cui toponomastica è peraltro dedicata al verde, anziché motivo di scontro poteva essere l’occasione per ricordare chi ha contribuito a fare la storia di Ladispoli. Quindi un momento unificante ed educativo anche per le nuove generazioni ladispolane e i nuovi residenti. Così non è stato”.

“Il sindaco Grando – hanno rincarato dall’Anpi – e la sua amministrazione hanno preferito scegliere un soggetto simbolo di una precisa fazione politica, indissolubilmente legata alle nefaste leggi razziali del ventennio mussoliniano. Come Anpi, nazionale e locale, intendiamo andare fino in fondo a questa intitolazione”.

Sempre l’associazione nei giorni scorsi ha inoltrato al Prefetto di Roma la richiesta di revoca del decreto con il quale è stata data l’amministrazione ad intitolare la piazza ad Almirante. Appello quello lanciato dall’Anpi, come spiegato dall’associazione stessa, che ha ottenuto risposta da parte dei comitati e dei movimenti politici che ancora ad oggi continuano a battersi per impedire che proprio questo pomeriggio l’amministrazione proceda col taglio del nastro.

“Non possiamo far passare sotto silenzio questa intitolazione – hanno detto dal Comitato No Piazza Almirante – che offende la storia e l’identità della nostra città, piena di accoglienza antirazzismo e solidarietà. Teniamo a precisare che la nostra presenza sarà pacifica e colorata”.

A rispondere all’appello è stato anche il Pd di Ladispoli. Per i dem, “non c’è nessun atto nella vita politica di Almirante che merita l’intitolazione di quella che oggi è per grandezza la seconda piazza di Ladispoli. La Giunta e il Sindaco in particolare – hanno detto – vogliono solo lasciare il segno della loro presenza, marcare il territorio, dividendo la città e portandola in maniera negativa alla ribalta nazionale”.

“Una pagina vergognosa di cui Ladispoli si riscatterà presto”, hanno proseguito i dem invitando “la città a dare un segnale di sdegno verso “una storia sbagliata” che si vuole riaffermare, partecipando al presidio democratico patrocinato dal Comitato No Piazza Almirante e organizzato dalla Sezione Anpi Ladispoli – Cerveteri”.

“Abbiamo espresso la nostra contrarietà all’intitolazione in tutte le sedi – ha detto il consigliere comunale di Si Può Fare, Giuseppe Loddo – consiglio comunale, commissione toponomastica e infine al Prefetto di Roma e domani (oggi, ndr) saremo presenti come testimoni pacifici non solo di una storia sbagliata ma soprattutto di una scelta sbagliata”.

“Una scelta sbagliata – ha proseguito Loddo – quella dell’amministrazione Grando, che oltre ad essere divisiva di un’intera comunità si fonda su un’errata valutazione e percezione del recente voto amministrativo del 2017 e della valenza politica collegata. Suggeriamo al sindaco Grando di aggiungere alla targa ‘provvisoriamente intitolata all’on. Giorgio Almirante’, certi che la prossima amministrazione correggerà questa storia sbagliata”.

“Siamo per una città plurale – hanno poi aggiunto dal Movimento Civico Ladispoli Città di cui fanno parte i consiglieri di minoranza Eugenio Trani e Maria Concetta Palermo – che accolga le istanze dei propri abitanti e crei occasioni di confronto sia sui temi di interesse amministrativo che su quelli di più ampio respiro, come nel caso di questa intitolazione”.

“L’attuale amministrazione locale, a guida Lega e FdI, ha scelto invece di procedere come un caterpillar, senza dare ascolto alle proteste del Comitato, dell’Anpi, della comunità parrocchiale, delle forze di opposizione e dei cittadini, che hanno firmato in massa la petizione per opporsi alla decisione di intitolare una piazza a Giorgio Almirante. “Una storia sbagliata” come recita l’hastag del Comitato, già nell’impostazione, con forzature dell’iter amministrativo, correzioni in corsa ed esclusione del dissenso espresso dalle opposizioni di Ladispoli: quelle che in termini assoluti rappresentano ben più del 50% dei votanti alle amministrative del 2017”.

Anche dal Movimento Civico Ladispoli Città puntano i riflettori sulle leggi razziali, “uno scempio barbaro e orripilante di cui resta indelebilmente macchiato un tratto di storia del ‘900. Per questi motivi – hanno concluso – non possiamo che opporci fermamente alla scelta di intitolare una piazza ad Almirante. Ladispoli ha ben altri problemi: questa amministrazione dovrebbe mettere da parte le “battaglie di distrazione di massa” e occuparsene sul serio”.

(Il Faro online)