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Rider, nel Lazio la prima legge che tutela i lavoratori digitali

21 marzo 2019 | 09:00
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Rider, nel Lazio la prima legge che tutela i lavoratori digitali

La Legge prevede anche la realizzazione di un Portale del lavoro digitale a cui si possono iscrivere lavoratori e piattaforme e che permette di godere degli strumenti e contributi messi a disposizione dalla Regione Lazio

Roma – Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge n. 40 “Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali’ presentata dell’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Claudio Di Berardino e già approvata dalla Giunta del Lazio il 19 giugno 2018.

La legge riguarda non solo i rider, i fattorini che consegnano cibo a domicilio, ma una più vasta platea di lavoratori la cui attività è organizzata da app. Si calcola che solo nel Lazio siano decine di migliaia di lavoratori digitali, di cui 7 mila impiegati dalle piattaforme di food delivery.

La legge è composta da tre capitoli e quindici articoli. Il testo riconosce la tutela dei lavoratori in caso di infortunio sul lavoro e malattie professionali; assicura la formazione in materia di sicurezza, dispone a carico delle piattaforme l’assicurazione per infortuni, danni a terzi e spese di manutenzione per i mezzi di lavoro. Si introducono norme sulla maternità e sulla previdenza sociale.

Per quanto riguarda la retribuzione, la legge ribadisce il rifiuto cottimo e introduce un’indennità di prenotazione nel caso in cui il mancato svolgimento dell’attività di servizio non dipenda dalla volontà del lavoratore.

Per la definizione della paga base e premialità si rimanda alla contrattazione collettiva, superando l’attuale situazione in cui sono esclusivamente i datori di lavoro a dettare le condizioni economiche.

La Legge prevede, inoltre, la realizzazione di un Portale del lavoro digitale a cui si possono iscrivere lavoratori e piattaforme e che permette di godere degli strumenti e contributi messi a disposizione dalla Regione Lazio.

Sarà invece la nuova Consulta regionale del lavoro digitale a permettere il continuo aggiornamento dei temi e della consultazione tra le parti. Alla Consulta, inoltre, spetta l’elaborazione di una Carta dei diritti dei lavoratori digitali con l’obiettivo di promuovere principi, regole e tutele a garanzia dei lavoratori e delle piattaforme nonché di sostenere il principio di consumo responsabile.

Per il biennio 2019-2020 sono messi a disposizione 2 milioni e 100 mila euro per le politiche di assistenza e per la realizzazione del portale dedicato.

(Il Faro online)