Papa Francesco in Campidoglio: “Cari romani, siate ogni giorno ‘artigiani’ di fraternità”

26 marzo 2019 | 13:17
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Papa Francesco in Campidoglio: “Cari romani, siate ogni giorno ‘artigiani’ di fraternità”

In piazza del Campidoglio l’abbraccio di Papa Francesco ai romani: “Questo è il compito di un cittadino: essere artigiano di fraternità e solidarietà”

Roma – “Questo è il compito di un cittadino: essere artigiano di fraternità e solidarietà“. Così Papa Francesco, dopo il discorso nell’Aula Giulio Cesare (leggi qui), saluta i tanti romani che, incuranti della pioggia battente, lo hanno seguito nel corso della sua visita in Campidoglio.

Il suo saluto arriva dalla loggia, addobbata a festa, del Palazzo Senatorio. La piazza è gremita di romani. Ai piedi della loggia un’infiorata che raffigura lo stemma papale di Bergoglio sovrapposto al disegno geometrico pensato da Michelangelo proprio per decorare la piazza.

“Come vostro Vescovo di solito vi incontro a San Pietro, a San Giovanni, o nelle parrocchie…”, dice scherzando il Papa. “Oggi mi è dato di rivolgervi la parola e il saluto dal Campidoglio, culla di questa Città e cuore pulsante della sua vita amministrativa e civile. Grazie della vostra presenza e grazie dell’affetto che nutrite per il Successore di Pietro!”, aggiunge.

Ricorda la nota espressione di Sant’Ignazio di Antiochia, che afferma: “La Chiesa di Roma presiede alla carità“. E commenta: “Pertanto è compito del suo Vescovo, il Papa, ma anche di tutti i cristiani di Roma, di operare concretamente per mantenere il volto di questa Chiesa sempre luminoso, riflettendo la luce di Cristo che rinnova i cuori”.

Nel cuore di Bergoglio c’è posto per tutti, anche per “coloro che non condividono la nostra fede, sono tutti fratelli: per tutti è la mia vicinanza spirituale, e il mio incoraggiamento ad essere ogni giorno ‘artigiani’ di fraternità e di solidarietà”.

Questo è il compito di un cittadino: essere artigiano di fraternità e solidarietà.

Lunghi applausi interrompono il discorso, mentre la pioggia, a tratti, continua a bagnare la folla. Il Papa si rivolge quindi ai cittadini “preoccupati del benessere e dell’educazione dei vostri figli; vi sta a cuore il futuro del pianeta, e il tipo di mondo che lasceremo alle generazioni future”.

Proprio a loro chiede “secondo le proprie capacità, di prendervi cura l’uno dell’altro, di stare vicini gli uni agli altri, di rispettarvi a vicenda”. E di farlo non solo oggi, ma “ogni giorno”.

Così incarnate in voi stessi i valori più belli di questa Città: cioè una comunità unita, che vive in armonia, che agisce non solo per la giustizia, ma in uno spirito di giustizia.

Infine, la benedizione: “Grazie ancora per questo incontro! Chiedo al Signore di ricolmarvi delle sue grazie e delle sue benedizioni. E chiedo a voi, per favore, di pregare per me. Grazie e arrivederci!”.

Una sala del Campidoglio intitolata alla “Laudato si'”

Terminati i discorsi,  la Sindaca, nel ringraziare il Papa, annuncia l’istituzione di una borsa di studio e l’intitolazione della Sala della Piccola Protomoteca alla Laudato si’ di Papa Francesco. Prima di affacciarsi in piazza del Campidoglio, nell’Aula Giulio Cesare ha avuto luogo lo scambio dei doni: a ricordo della Sua visita il Santo Padre dona un mosaico che riproduce il Colosseo e le medaglie del Pontificato.

Infine, nella Sala della Protomoteca, il Papa saluta una rappresentanza dei Dipendenti del Comune insieme ai loro familiari.

“La maggior parte del lavoro che voi svolgete non è del genere che fa notizia. Nessuno di voi fa notizia ma fate cose che sostengono. Dietro le quinte, il vostro impegno quotidiano rende possibile l’ordinaria attività del Comune in favore dei cittadini e dei tanti visitatori che ogni giorno giungono a Roma”, dice il Pontefice ai dipendenti del Campidoglio.

Con il vostro lavoro, voi vi sforzate di andare incontro alle legittime esigenze delle famiglie romane, che per tanti aspetti dipendono dalla vostra sollecitudine: siate consapevoli di tanta responsabilità!

“Siete operatori sul campo, funzionari, impiegati ai vari uffici e ai molteplici dipartimenti della pubblica amministrazione, addetti alle pulizie, personale della manutenzione e della sicurezza”, aggiunge il Papa che ringrazia li ringrazia per il lavoro che svolgono.

Il vostro lavoro silenzioso e fedele contribuisce non soltanto al miglioramento della Città, ma ha pure un grande significato per voi personalmente, perché il modo in cui lavoriamo esprime la nostra dignità e il tipo di persone che siamo.

Infine, una benedizione particolare: “Vi incoraggio a proseguire con generosità e fiducia la vostra attività al servizio della Città di Roma, dei suoi abitanti, dei turisti e dei pellegrini. Pregherò per voi e per le vostre famiglie; e chiedo per favore a ciascuno di ricordarsi di pregare un po’ per me. Dio vi benedica tutti“.

(Il Faro online) – Foto © Vatican Media