Formia, approvata la mozione sulla disabilità

27 marzo 2019 | 15:00
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Formia, approvata la mozione sulla disabilità

L’obiettivo della mozione è consentire che famiglie e minori, con difficoltà socio-emotive o con patologie conclamate, abbiano diagnosi precoci, cure e riabilitazione.

Formia – Nel consiglio comunale di Formia del 25 marzo è stata approvata una mozione nella quale l’amministrazione si impegna ad intervenire nelle sedi opportune con l’ASL di Latina e la Regione Lazio, al fine di consentire che famiglie e minori, disabili e fragili, con difficoltà socio-emotive o con patologie conclamate, abbiano assicurate diagnosi precoci, cure e riabilitazione. E che, come proposto nell’ultimo comitato dei sindaci dello scorso 19 marzo, incrementi il raccordo funzionale e la condivisione degli obiettivi dei TSMEE con il Distretto Socio-sanitario che rappresenta il livello ottimale per la realizzazione di una risposta globale ai bisogni di salute del minore.

Presentata dalla presidente della commissione Servizi Sociali Rosanna Berna, su richiesta della consulta cittadina alla disabilità e proposta anche dal consigliere di minoranza Claudio Marciano unitamente alla maggioranza, nella mozione si legge:”La Regione Lazio è tra le più attente alle problematiche dell’età evolutiva che, con un nutrito numero di leggi e decreti, dovrebbe essere in grado di dare risposte a domande sempre più articolate e complesse che comprendono, oltre alla disabilità, tutte le nuove istanze, provenienti dalle famiglie e dalla scuola, che impongono di occuparsi del variegato mondo dell’età evolutiva: dalle difficoltà di apprendimento più o meno gravi, ai disturbi dello sviluppo psicomotorio, ai disturbi della condotta, alle dipendenze comportamentali, ai problemi adolescenziali, all’abuso e maltrattamento su minori, ai disturbi pervasivi dello sviluppo sempre più in aumento”.

I dettami legislativi, però,  – prosegue la mozione – non trovano alcun riscontro sui servizi sanitari offerti nel nostro territorio in cui si assiste ad un progressivo e costante depauperamento di risorse umane dei Servizi a Tutela della Salute Mentale dell’Età Evolutiva, causato dalle norme che impongono il contenimento della spesa sanitaria, che obbliga l’utenza più fragile, a cui viene spesso negato il fondamentale diritto alla diagnosi precoce e al trattamento, ad un drammatico ‘pendolarismo’ sanitario”.

L’assessorato ai Servizi Sociali, nell’intento di contrastare in modo deciso le difficoltà oggettive di questo variegato mondo fatto di molteplici istanze, ha istituito un tavolo tecnico permanente a cui partecipano tutte le associazioni, famiglie, la consulta cittadina alla disabilità, avvalendosi anche dell’apporto degli assessori ai Lavori Pubblici, Urbanistica e Politiche Giovanili.

(Il Faro on line)