“Retini alla deriva” nel Golfo di Gaeta, il Comune di Formia si costituirà parte civile

1 aprile 2019 | 14:01
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“Retini alla deriva” nel Golfo di Gaeta, il Comune di Formia si costituirà parte civile

Il Comune di Formia parteciperà come parte civile al procedimento penale per l’accertamento di responsabilità in materia di inquinamento ambientale.

Formia – L’annuncio ufficiale è arrivato sabato, durante la conferenza per la presentazione del Manifesto della vela nostrana (Leggi qui),ma la delibera al riguardo risale al 26 marzo. Di cosa stiamo parlando? Della decisione del Comune di Formia di costituirsi parte civile nel processo per “l’accertamento delle eventuali responsabilità derivanti da inquinamento ambientale, abbandono e smaltimento irregolare dei rifiuti, avvenuti nei fondali del Golfo di Gaeta, nel tratto di mare antistante la costa di ponente del Comune di Formia a causa dell’illecito scarico di prodotti di plastica in acqua dopo la raccolta delle cozze da parte dei concessionari degli allevamenti di mitili.”

L’operazione, denominata “Retini alla deriva”(Leggi qui), è stata condotta dalla Guardia Costiera, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Cassino, al momento vede coinvolte 18 persone, e ha già sollevato diverse reazioni politiche che hanno poi convinto il Comune di Formia ha dichiararsi parte civile, con l’avvocato Domenico Di Russo chiamato a difendere l’Ente.

L’atto, ora, è stato inviato ai restanti Comuni che insistono sul Golfo, alla Regione e alla Provincia di Latina per le valutazioni di loro competenza.

Le motivazioni

Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto il Municipio di via Vitruvio ha prendere questa decisione? Lo spiega la delibera stessa: “Le condotte contestate, se accertate dimostrerebbero, l’avvenuta significativa compromissione di un ampio specchio acqueo del Golfo di Gaeta che la Regione, nel 2009, ha definito area sensibile di rilevanza comunitaria, con grave danno all’ambiente, al territorio ed all ’intera collettività formiana.

“Pertanto, sin da ora – prosegue la delibera- si è ritenuto di dettare agli Uffici l’indirizzo di doversi costituire parte civile nell’instaurando procedimento penale al fine di richiedere in sede penale il risarcimento di tutti i danni subiti dal Comune di Formia nella sua veste di Ente esponenziale per la tutela degli interessi collettivi riferiti al suo ambiente, al suo territorio, alle sue attività socio-economiche e alla sua immagine complessivamente intesa.”

Ricordiamo, infatti, che, per quanto i retini non siano considerati in sé rifiuti pericolosi, proprio l’Arpa ne ha sottolineato che, se abbandonati nell’ambiente, possono, a tutti gli effetti, considerarsi dannosi per l’ecosistema marino, in quanto il suo deterioramento causerebbe l’ulteriore incremento delle microplastiche presenti in mare.

(Il Faro on line)