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“Il Comune non è una banca”, a Formia presentato il rendiconto 2018

5 aprile 2019 | 14:30
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“Il Comune non è una banca”, a Formia presentato il rendiconto 2018

Il dato allarmante emerso durante la conferenza stampa: il Comune di Formia rischia il pre-dissesto finanziario.

Formia – Una presa d’atto della delicata situazione in cui si trova il Comune di Formia, ma soprattutto un atto di trasparenza nei confronti dei cittadini “fedeli” e contribuenti, queste le motivazioni principali che si celano dietro alla conferenza stampa che si è tenuta mercoledì per presentare il rendiconto 2018 – la cui scadenza è fissata per fine aprile-.

Presentato nella sala Sicurezza, alla presenza del sindaco Paola Villa, dell’assessore alle Finanze Fulvio Spertini e del presidente della Commissione bilancio Christian Lombardi, infatti, questo documento porta con sé dei dati che appaiono allarmanti,specialmente su un tema: la morosità di alcuni cittadini.

Negli ultimi 5 anni, infatti, la Tari non riscossa è pari a 2mila euro l’anno, per un ammanco totale nelle casse comunali di circa 10mila euro.

Per questo, durante la conferenza si è sottolineato non solo l‘importanza della lotta all’evasione fiscale, ma anche la necessaria modifica di alcuni regolamenti comunali, in primis quello della riscossione dei tributi che, ad oggi, prevede la possibilità, per i morosi, di saldare il conto dopo ben 9 anni.

“Una procedura arcaica” l’ha definita l’assessore Spertini. Sottolineando: “Il Comune non è una banca.” E ancora, come questa situazione fosse già nota nel rendiconto del 2015, momento in cui, a detto di Sindaco e assessore, sarebbe stato più facile intervenire con maggiore tempestività, trasparenza e chiarezza.

E per il futuro? Il Sindaco specifica, intanto, che quella del Municipio di via Vitruvio non è una vessazione nei confronti dell’utenza, bensì una ricerca netta di chi non paga o non paga quanto dovrebbe. Ha, poi, aggiunto, che per questa ricerca, al momento, non si pensa a una esternalizzazione, ma, piuttosto, a mettere gli uffici nelle migliori condizioni per poter svolgere questo compito.

Certo, in ogni caso, la situazione resta delicata. Il motivo? Il rendiconto di quest’anno presenta un disavanzo di 448mila euro, una situazione che, se non subirà dei correttivi da parte del Governo, porterà il Comune di Formia a gestire, nel rendiconto 2019, un disavanzo di ben 8 milioni, obbligandolo, quindi, poi, a dover richiedere un Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, con tutte le limitazioni di operatività che ricadranno sui servizi comunali.

Ma a cosa è dovuta questa situazione di rischio pre- dissesto finanziario? Secondo quanto emerso in conferenza, la causa sarebbe da ricondurre al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, che dal 2015 ad oggi ha consentito il metodo cosiddetto “Semplificato” che, da allora, viene utilizzato in alternativa al metodo “ordinario” – che sarà obbligatorio, invece, da quest’anno – nel rispetto della legge istitutiva del Bilancio Armonizzato.

Una questione tecnica che, secondo il Sindaco e l’assessore, non solo poteva essere affrontata prima – e che, invece, è stata posticipata -, ma che ha portato, nel rendiconto 2018,  all’annullamento automatico di mezzo milione di crediti dalla legge 119 cosiddetta “saldo e stralcio”.

Ora, nella segreta speranza che il Governo attui qualche provvedimento in tal senso, l’amministrazione di Formia, sta cercando, comunque, di rimettersi in moto e di evitare il più possibile che queste previsioni si avverino.

(Il Faro on line)