“Bullismo e Famiglia”, secondo convegno a Passoscuro

6 aprile 2019 | 09:00
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“Bullismo e Famiglia”, secondo convegno a Passoscuro

Un incontro per analizzare il rapporto tra scuola e famiglia mediante il coinvolgimento diretto di docenti e genitori.

Fiumicino – Dopo il convegno dello scorso marzo all’IC Porto Romano (leggi qui), secondo appuntamento per parlare di bullismo, questa volta a Passoscuro. Si terrà nell’aula magna della scuola di via Serrenti 72 alle ore 16.30, infatti, il secondo appuntamento a tema “Bullismo e Famiglia – Cosa nasconde il bullo, come reagisce la vittima”.

L’appuntamento, organizzato dalla giornalista e scrittrice Francesca Procopio, con l’aiuto di professori e forze dell’ordine, mira a coinvolgere genitori e docenti nell’analisi e prevenzione dell’emergente fenomeno del bullismo, creando informazione, ma anche sensibilizzazione per qualcosa che si sta trasformando piuttosto rapidamente in una emergenza sociale, stando all’aumentare delle denunce e degli episodi segnalati alle Forze dell’ordine, anche durante le stesse campagne di prevenzione all’interno degli istituti scolastici.

Hanno collaborato e saranno presenti, tra gli altri, l’Assessore alla Scuola Paolo Calicchio, la delegata del sindaco alle politiche giovanili Fernanda De Nitto, i garanti per l’infanzia Jacopo Marzetti della Regione Lazio e Roberto Tasciotti del Comune di Fiumicino. Sono stati invitati a partecipare anche la consigliera regionale Marietta Tidei, il Primo Dirigente della Polizia di Stato – Commissariato di Fiumicino Lucia Franchini, la psicologa giuridico-forense Maria Cristina Passanante e il giornalista Fabrizio Monaco.

“Tali iniziative – spiega l’assessore Calicchio – rappresentano un notevole supporto a quanto promosso dall’assessorato sulla tematica del bullismo nelle scuole, fenomeno da arginare ed analizzare con attenzione, in virtù anche del progressivo abbassamento dell’età delle vittime e dei bulli. Il convegno permetterà di analizzare, attraverso il valido supporto di esperti della materia, il rapporto tra scuola e famiglia mediante il coinvolgimento diretto di docenti e genitori”.

“Il bullismo – aggiunge la delegata De Nitto – costituisce una manifestazione palese di un malessere sociale che compromette, a volte con conseguenze irreparabili, l’autostima della vittima inducendo i giovani a perdere fiducia nelle istituzioni sociali come la famiglia e la scuola. Proprio per tali ragioni è fondamentale dibattere insieme a genitori ed insegnanti su questo fenomeno, al fine di contribuire, ognuno con il suo ruolo, alla prevenzione dei rapporti conflittuali e di violenza”.